I servizi di VPN offrono diverse funzionalità utili. Innanzitutto, vi consentono di navigare in modo anonimo e rispettoso della privacy, grazie a tecniche di codifica del traffico, come abbiamo già visto in varie occasioni. Attraverso un tunnel criptato, le VPN impediscono ad altri soggetti, fra cui ISP, enti governativi e anche malintenzionati come i cybercriminali, di accedere ai vostri dati di navigazione.
Un termine molto comune, quando analizziamo i vari servizi di Virtual Private Network, è "policy di no-log", ovvero quell'insieme di prassi e best practice che ogni azienda operante nel settore promette di seguire per non registrare alcun dato che sia riconducibile all'utente. Le procedure legate al no-log sono una discriminante fondamentale nella valutazione di questi servizi, e leggere i Termini di servizio dovrebbe essere sempre una delle prime cose da fare quando si prende in considerazione una VPN piuttosto che un'altra. Lì, infatti, si possono leggere nero su bianco le clausole e le procedure seguite dal provider per rispettare, appunto, le proprie policy di no-log.
Certo, il fatto che un'azienda vi prometta di "non registrare mai i vostri dati di traffico o identificarvi quali utenti del servizio" non è sufficiente: a tali affermazioni occorre unire delle prove, qualcosa di concreto che confermi la bontà delle affermazioni. In questi casi, la risposta possono essere gli audit di sicurezza, ovvero verifiche affidate a soggetti esterni, vere e proprie aziende specializzate, che mettono alla prova il servizio VPN per testarne l'effettiva capacità di mantenere il totale anonimato dei propri utenti. Purtroppo, però, non tutte le aziende commissionano tali audit, e anche questo è un punto fondamentale che prendiamo in considerazione quando dobbiamo consigliarvi o sconsigliarvi un dato provider.
Oltre a questi aspetti, però, c'è un altro elemento che andrebbe sempre preso in considerazione, ovvero la sede geografica in cui opera una data azienda. Infatti, le legislazioni in materia di privacy e divulgazione di dati come cronologia di navigazione o qualsiasi altro elemento riconducibile in modo univoco a un dato utente, variano da Paese a Paese. Inoltre, alcune aree sono soggette a determinate giurisdizioni che potrebbero imporre alle aziende di VPN la cessione dei dati per motivi di sicurezza nazionale, ad esempio, andando a vanificare del tutto le promesse di anonimato e privacy.
Per questo motivo, è fondamentale conoscere la sede esatta da cui opera un provider e a quale giurisdizione risponde.
Perché la sede legale di un provider VPN è importante
Una delle prime caratteristiche da valutare in un servizio VPN è la policy no-log, ossia l'impegno del provider a non raccogliere né archiviare dati sensibili riconducibili agli utenti. Tuttavia, dichiarare di rispettare una politica di non registrazione non è sufficiente: è necessario che queste affermazioni siano verificate da audit indipendenti, ovvero controlli condotti da aziende terze specializzate nella sicurezza informatica. Tali verifiche rappresentano una garanzia aggiuntiva per chi desidera una navigazione anonima e priva di compromessi.
Un ulteriore fattore da considerare è il Paese in cui ha sede legale la VPN. Le leggi in materia di privacy digitale, sorveglianza e conservazione dei dati variano sensibilmente da una nazione all'altra. Alcuni Stati impongono la registrazione e la consegna di dati alle autorità, mettendo a rischio l'anonimato promesso dal servizio. Le giurisdizioni appartenenti ad alleanze come 5 Eyes, 9 Eyes o 14 Eyes (di cui fa parte anche l’Italia) prevedono accordi di scambio di informazioni sensibili, anche in assenza di reati documentati.
Scegliere una VPN con sede in Paesi come Panama, Svizzera o le Isole Vergini Britanniche rappresenta una scelta strategica. Ad esempio, NordVPN, registrata a Panama, opera al di fuori delle alleanze di sorveglianza internazionale. ProtonVPN, con sede in Svizzera, è supportata da enti come FONGIT e dalla Commissione europea, e non è soggetta agli obblighi imposti dalle giurisdizioni invasive. Anche ExpressVPN, con base nelle Isole Vergini, beneficia di una legislazione particolarmente favorevole alla tutela della privacy online.
Va comunque detto che, in presenza di crimini gravi (terrorismo, pedopornografia, ecc.), anche i provider più riservati possono essere legalmente obbligati a collaborare con le autorità, ma si tratta di situazioni eccezionali.
L'importanza della posizione dei server VPN
Oltre alla sede del provider, un altro parametro fondamentale per valutare una VPN affidabile è la localizzazione dei server. I migliori servizi specificano se le loro infrastrutture sono server fisici o server virtuali, e indicano chiaramente la distribuzione geografica. Questo aspetto ha un impatto diretto su prestazioni, velocità di connessione, ping, e sulla capacità di sbloccare contenuti geo-limitati.
Una rete di server ampia e ben distribuita consente maggiore flessibilità: si può scegliere un nodo meno congestionato, ottenere un indirizzo IP estero per accedere a contenuti bloccati e migliorare la stabilità della connessione. Alcuni provider offrono server virtuali con IP di Paesi diversi da quelli effettivi: ciò può velocizzare la connessione, ma può anche generare confusione o problemi di geolocalizzazione se non chiaramente specificato.
La trasparenza è quindi essenziale: sapere dove si trovano realmente i server aiuta a valutare se un servizio è degno di fiducia. Alcuni strumenti gratuiti, come ping.pe, consentono di eseguire test di ping per stimare la distanza reale tra voi e il server VPN selezionato, offrendo un’indicazione utile per la scelta ottimale.
Come scegliere la VPN migliore in base alle proprie esigenze
Quando si valuta un servizio VPN, non esiste una soluzione unica per tutti: è fondamentale individuare il provider più adatto alle proprie necessità specifiche. Chi desidera accedere a contenuti in streaming su piattaforme come Netflix, Disney+ o BBC iPlayer deve assicurarsi che la VPN offra server ottimizzati per lo streaming e indirizzi IP in grado di eludere le restrizioni geografiche. Al contrario, gli utenti attenti alla massima riservatezza dei dati personali dovrebbero orientarsi verso servizi che non solo adottano una rigida policy di no-log, ma che utilizzano anche RAM-disk server (server che non scrivono nulla su disco fisso), una tecnologia che azzera ogni possibilità di registrazione accidentale dei dati. Inoltre, l’assistenza clienti 24/7, il supporto per piattaforme mobili e l’integrazione con router di rete possono rappresentare un vantaggio per un utilizzo più avanzato e versatile.
VPN gratuite: quando evitarle e perché
L’offerta di VPN gratuite è cresciuta notevolmente, ma spesso queste soluzioni celano gravi rischi per la privacy. Molti servizi gratuiti monetizzano l’attività degli utenti raccogliendo e rivendendo i dati di navigazione a terze parti, vanificando così l’intero scopo di utilizzo di una VPN. Inoltre, le versioni gratuite tendono ad avere limiti di banda, server congestionati e una copertura geografica molto ridotta, elementi che compromettono sia le prestazioni che la sicurezza della connessione. Alcuni provider affidabili, come ProtonVPN, offrono versioni gratuite senza pubblicità e senza limiti di tempo, ma è sempre consigliabile leggere attentamente le condizioni d’uso e verificare che vengano rispettati standard elevati di protezione dei dati. Quando possibile, investire in una VPN premium rappresenta una scelta più sicura e performante nel lungo periodo.