Vi è arrivata una multa? Potrebbe essere una truffa, attenti!

Allarme phishing: falsi solleciti PagoPA nascondono truffe che potrebbero costare molto caro a utenti ignari e distratti.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Le frodi digitali ora sfruttano l'ansia che ognuno di noi prova quando riceve una comunicazione "ufficiale". L'ultimo allarme, lanciato dal CERT-AGID, riguarda una sofisticata campagna di phishing che utilizza il nome di PagoPA per estorcere denaro attraverso false multe stradali. Un fenomeno in crescita che combina vecchie tecniche truffaldine con nuove tecnologie, inclusa l'intelligenza artificiale, capace di creare messaggi sempre più credibili e difficili da smascherare per l'utente medio.

I criminali informatici inviano email o SMS che sembrano provenire da enti pubblici, con richieste di pagamento per presunte infrazioni stradali mai commesse. La tecnica è semplice ma efficace: far leva sul timore di sanzioni maggiorate e scadenze imminenti per spingere le vittime ad agire d'impulso, senza verificare l'autenticità della comunicazione.

Il problema è particolarmente insidioso perché sfrutta la legittima preoccupazione dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Quando riceviamo una comunicazione che sembra provenire dalla pubblica amministrazione, la tendenza naturale è quella di rispondere rapidamente per evitare complicazioni. Proprio questa fretta è l'alleato principale dei truffatori.

Come riconoscere e difendersi dalle false multe digitali

La prima linea di difesa contro queste truffe è l'attenzione ai dettagli. Gli esperti consigliano di esaminare attentamente l'URL contenuto nei messaggi prima di cliccare, verificando che si tratti effettivamente di un sito della Pubblica Amministrazione. Allo stesso modo, è fondamentale leggere con cura il testo della comunicazione, alla ricerca di errori grammaticali o incongruenze che possano rivelare la natura fraudolenta del messaggio.

David Gubiani, Regional Director Southern Europe di Check Point Software, sottolinea un paradosso preoccupante: "Nonostante le notizie che vengono riportate costantemente da anni sui media, nonostante le campagne d'informazione da parte dei vendor, da parte degli specialisti della sicurezza informatica e nonostante le raccomandazioni fatte di continuo al pubblico e ai clienti, il phishing continua a rappresentare un problema crescente". Secondo l'esperto, questo avviene perché tali attacchi "fanno leva sull'urgenza e sulle paure che noi tutti abbiamo, in special modo quando si tratta di pubblica amministrazione".

Un altro aspetto allarmante è che l'intelligenza artificiale sta rendendo queste truffe sempre più sofisticate, riducendo gli errori evidenti che in passato permettevano di identificare facilmente i messaggi fraudolenti. Le email false diventano così sempre più indistinguibili da quelle legittime.

Pagare una sanzione a dei truffatori significa non solo regalare denaro, ma anche fornire i propri dati ed esporsi ad altre truffe.

La fretta è sempre cattiva consigliera quando si tratta di rispondere a presunte comunicazioni ufficiali. In questi casi è essenziale mantenere la calma e ragionare, ricordando che per pagare una multa con tariffa ridotta si hanno cinque giorni a disposizione, tempo più che sufficiente per verificare l'autenticità della richiesta. È essenziale fermarsi, riflettere e chiedersi se effettivamente ci si trovava nel luogo e nell'ora indicati nella presunta contravvenzione.

Un'altra misura preventiva essenziale è l'utilizzo di password complesse e uniche per le applicazioni di pagamento, da salvare in sicurezza in uno dei migliori password manager. Proteggere i propri strumenti finanziari digitali rappresenta infatti una barriera fondamentale contro vari tipi di frode, non solo il phishing. In caso di dubbi sull'autenticità di una comunicazione, è sempre possibile contattare direttamente l'ente pubblico citato per ottenere conferma.

Non meno importante, vale la pena di dotarsi di software di protezione che identificano queste minacce, come le migliori VPN con protezione dal phishing, o uno dei migliori antivirus che integra questa funzione. In questo modo avrete una linea di difesa in più, anche nel caso in cui il panico dovesse farvi dimenticare di fare le dovute verifiche prima di pagare.

Nonostante tutti questi strumenti, però, l'elemento umano rimane il più vulnerabile nella catena di sicurezza digitale. Anche le persone più attente possono essere ingannate se colte in un momento di distrazione o particolare stress, specialmente quando il messaggio fraudolento imita perfettamente comunicazioni ufficiali. È fondamentale adottare un approccio metodico e razionale di fronte a richieste di pagamento inaspettate: verificare autonomamente l'esistenza della sanzione attraverso i canali ufficiali, non condividere mai informazioni personali o finanziarie in risposta diretta a email o SMS, e mantenere aggiornati i propri dispositivi con gli ultimi software di sicurezza sono pratiche che possono fare la differenza tra cadere vittima di una truffa o proteggere efficacemente i propri dati e il proprio denaro.

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