Negli ultimi giorni HP è finita sotto ai riflettori dopo aver rilasciato un aggiornamento del firmware di molte sue stampanti che impedisce l'utilizzo di cartucce non originali, e al tempo stesso ha pubblicizzato il proprio programma HP+ che permette di ricevere periodicamente a casa una nuova cartuccia originale.
Già questa notizia è stata sufficiente a scatenare le ire di molti clienti di HP, ma la storia non è finita qua: dovete sapere che HP utilizza il marchio EPEAT su molte delle sue stampanti a indicazione del fatto che sono stampanti progettate con un occhio all'ambiente, in grado di utilizzare cartucce di inchiostro di terze parti proprio per favorire il riciclo. Il problema appare subito evidente, considerato che l'ultimo firmware di HP blocca proprio la possibilità di utilizzare cartucce non originali: ora non sono solo i clienti a essere su tutte le furie, ma anche l'IITC, l'International Imaging Technology Council, che ha fatto richiesta al GEC, General Electronics Council, di rimuovere 101 modelli di stampanti HP dal registro EPEAT, poiché HP "se ne è presa gioco".
IITC afferma che "solo nelle ultime 8 settimane HP ha rilasciato ben 4 aggiornamenti firmware appositamente per le stampanti a getto d'inchiostro con il marchio EPEAT. Uno degli update più recenti è stato rilasciato appositamente per colpire un produttore di cartucce riciclate mentre non avrà alcun effetto su produttori di cartucce nuove che utilizzano praticamente gli stessi chip. Questo vergognoso atto di greenwashing deve essere corretto."
Da ottobre 2020, secondo IITC, sono stati almeno 26 i "killer firmware" rilasciati da HP per le sue stampanti, comprese quelle laser.
Al momento non è chiaro se le stampanti HP saranno rimosse dal registro EPEAT oppure no, è più probabile che HP si prenda l'impegno di indicare gli specifici modelli che resteranno iscritti al registro, anziché mettere il bollino su tutti i suoi prodotti in modo indiscriminato.