Userbenchmark diventa a pagamento per limitare i leak sull'hardware?

Il noto sito di benchmarking, Userbenchmark, ha introdotto una parziale paywall, richiedendo ora una sottoscrizione mensile di $10

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Il noto sito di benchmarking, Userbenchmark, ha introdotto una parziale paywall, richiedendo ora una sottoscrizione mensile di $10. L'autore Matthew Connatser ha fornito un aggiornamento sulla situazione lo scorso 18 febbraio, riferendo che il software di test di Userbenchmark continua ad avere una versione gratuita, ma con una condizione: solo un numero limitato e non specificato di utenti può effettuare test gratuiti contemporaneamente.

Se non ci sono posti disponibili, solo i sottoscrittori del piano Pro a $10 all'anno possono effettuare i test, ricevendo una notifica che li avvisa della necessità di accedere a un account Pro a pagamento per utilizzare l'app.

Nel caso in cui ci siano posti gratuiti, gli utenti devono completare un mini-gioco di captcha 3D, dove l'obiettivo è abbattere 13 navi. Tuttavia, il gioco può risultare noioso poiché ci sono poche opportunità per gli utenti di abbattere effettivamente tutte le navi.

Userbenchmark è noto per le sue controverse critiche alle CPU e alle GPU AMD, nonché per essere una fonte di fughe di notizie sui chip imminenti. La storia del sito, però, sembra giungere a una svolta con l'introduzione di questo modello in abbonamento, prevedibilmente introdotto per limitare le fughe di notizie e le problematiche ad esse associate.

Nonostante la praticità di Userbenchmark abbia, da sempre, attirato svariati ingegneri che lavorano attivamente alle fasi di sviluppo di CPU e GPU, visto l'anonimato dei risultati caricati, il nuovo paywall potrebbe segnare la fine delle fughe di notizie hardware.

Il sito, fondato nel 2011 come whoratesit, era originariamente una piattaforma di social media per valutare vari elementi. Nel 2013, ha cambiato nome diventando Userbenchmark e ha mantenuto opinioni equilibrate su AMD per diversi anni.

Tuttavia, nel 2019, il sito ha reagito alle alte prestazioni delle CPU Ryzen 3000 di AMD apportando modifiche che sembravano favorire le CPU Intel a minor numero di core.

Da allora, Userbenchmark è diventato sempre più critico nei confronti dei prodotti AMD, accusando la società di orchestrare le discussioni su CPU e GPU ogni volta che presenta nuovi prodotti. 

Leggi altri articoli