Ottenere una buona velocità dall'USB 3.0
Quasi ogni scheda madre in commercio oggi integra un controller USB 3.0 (le ormai note porte blu). Stando ai nostri risultati siamo felici di dire che non c'è bisogno di preoccuparsi per questo aspetto. Saranno piuttosto i dispositivi collegati alla porta USB 3.0 a determinare eventuali strozzature, non certo il controller. Non c'è un singolo dispositivo capace di spingere al massimo questo standard - bisognerebbe andare oltre i 500 MB/s per saturare una linea PCIe x1 e il controller collegato. E neanche con due prodotti veloci collegati a un solo controller siamo riusciti a raggiungere tale limite.
Non ci vuole un ingegnere per capire la situazione. Al momento tutti i drive USB 3.0 più veloci sul mercato usano SSD SATA 3 Gbps, quindi le prestazioni massime arrivano alla metà della banda offerta dal bus. Se si passasse a due dispositivi a 6 Gb/s riusciremmo quasi certamente a intasare un controller USB 3.0, ma sarebbe una scelta molto costosa e ben poco interessante per la maggior parte dei consumatori. Forse un giorno vedremo SSD con controller SF-2000 in un drive USB 3.0 esterno, ma per ora è un'ipotesi inverosimile. Allo stato attuale delle cose non si nota nessuna differenza rilevante tra i vari controller USB 3.0 in circolazione.
Un elemento chiave per differenziare i vari prodotti sarà però Windows 8. Microsoft infatti sta progettando di aggiungere al sistema operativo la compatibilità nativa per dispositivi SCSI su connessione USB (UAS, USB-attached SCSI), e quindi di aprire la strada al Native Command Queueing via USB. Il risultato è che con il prossimo OS Microsoft anche con un drive esterno si potrà sfruttare meglio la potenza degli SSD, in particolare la capacità di riorganizzare le operazioni nel migliore dei modi - il che di solito porta a prestazioni che migliorano di pari passo con l'allungarsi della coda di comandi.
Non basta un semplice aggiornamento del sistema operativo per portare l'NCQ sulla connessione USB. Oltre al driver ci vorranno un dispositivo e un controller USB 3.0 compatibili. L'ASMedia ASM1042 ha già i chip necessari per attivare l'UAS, ma non sappiamo nulla su questo aspetto dell'AMD A75 o dell'Etron EJ168. E le cose si fanno ancora meno chiare se si guarda ai drive esterni: non sappiamo assolutamente se le periferiche già in commercio sono già pronte all'UAS.
Questo per quanto riguarda il futuro. Mentre aspettiamo possiamo goderci l'alta velocità offerta dall'interfaccia USB 3.0, sapendo che nella maggior parte dei casi è davvero difficile saturare una singola porta, o anche due collegate a uno stesso controller. Chi ha la fortuna di avere quattro dispositivi veloci con il Kingston HyperX Max 3.0 e vuole collegarlo a un chipset AMD A75 o a un HighPoint RocketU 1144A può quindi farlo, e aspettarsi prestazioni simili i entrambi i casi.