In un mondo ideale avremmo un'unica tecnologia di refresh rate variabile sostenuta dall'intera industria. Il mondo però non è un posto perfetto, quindi abbiamo FreeSync e G-Sync, il primo compatibile con le schede video Radeon di AMD e il secondo con le GeForce di Nvidia. Un fatto che condiziona la scelta del monitor da gioco.
Che la colpa di questa situazione sia dovuta alla decisione di Nvidia di puntare su tecnologie proprietarie per creare un ecosistema che sostenga la vendita delle proprie GPU poco importa, lo status quo è questo e poco ci si può fare. Fino a quando non ci sarà una svolta, continueremo ad avere questa situazione.
Questo a meno che non si cerchi una scappatoia, un trucco, qualcosa che consenta di creare una sorta d'interoperabilità laddove prima non c'era. Su Reddit alcuni utenti hanno escogitato un trucchetto per far funzionare la tecnologia FreeSync sulle schede GeForce (per la precisione un utente è riuscito a far funzionare il FreeSync su una GTX 1060 6GB affiancato da un Ryzen 3 2200G).
Per prima cosa è necessaria, oltre alla scheda di Nvidia, avere anche altro hardware grafico di AMD nel sistema, che sia una scheda video Radeon o una APU. Serve inoltre collegare un monitor non FreeSync alla GeForce, mentre il monitor FreeSync su cui visualizzare l'immagine deve essere collegato alla motherboard o alla GPU AMD.
Dopodiché è necessario assicurarsi che il sistema funzioni tramite la GPU AMD anziché la GPU Nvidia. Per farlo si deve entrare nel BIOS e impostare l'hardware di AMD come adattatore grafico primario. Dopodiché bisogna attivare la tecnologia FreeSync dai driver Radeon Software.
L'ultimo passaggio richiede di entrare nel pannello di controllo di Nvidia per forzare un gioco o un'applicazione a funzionare usando la scheda GeForce anziché l'hardware di default di AMD.
Il gioco è fatto: una volta riavviato il gioco, questo dovrebbe sfruttare la potenza della GPU Nvidia anziché quella dell'hardware AMD, il FreeSync continuerà a funzionare garantendo un'esperienza libera da stuttering, lag e tearing, grazie all'APU.
Keith May di Wccftech ha testato quanto scoperto dagli appassionati e ne ha riscontrato il funzionamento anche con una GTX 1070 e un Ryzen 5 2400G, pur notando qualche problema ad esempio in Unigine Valley e Deus Ex: Mankind Divided.
Non è chiaro se questo "trucchetto" funzionerà anche in futuro, ma poiché probabilmente sfrutta un problema dei driver di una o dell'altra azienda, sarà sistemato in futuro.