Un plugin per Chrome permette di smascherare gli audio deepfake

Un nuovo strumento per rilevare i deepfake è ora disponibile come estensione gratuita per Google Chrome e funziona nel 99% dei casi.

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a cura di Andrea Maiellano

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Un nuovo strumento per rilevare i deepfake è ora disponibile come estensione gratuita per Google Chrome. Sviluppato da Hiya, il Deepfake Voice Detector promette di identificare audio e video manipolati con un'accuratezza fino al 99% in pochi secondi.

Con la crescente diffusione di deepfake sempre più realistici, aumenta l'esigenza di soluzioni affidabili per individuarli, soprattutto per professionisti che basano decisioni critiche su informazioni accurate. L'estensione di Hiya offre una risposta pratica, integrandosi direttamente nel browser per analizzare rapidamente i contenuti online sospetti.

Con la recente esplosione del fenomeno dei deepfkae, le misure per arginarla si intensificano.

Il Deepfake Voice Detector sfrutta l'intelligenza artificiale per esaminare i pattern vocali, fornendo un punteggio di autenticità da 0 a 100. Può analizzare anche solo un secondo di audio, supporta più lingue e funziona su diverse piattaforme come social media e siti di notizie.

Visti gli ottimi risultati dell'estensione, diverse organizzazioni mediatiche e di fact-checking stanno già utilizzando la soluzione di Hiya, incluse AFP Fact Check, RTVE.es e TrueMedia.org. Brad Smith, vicepresidente di Microsoft, ha elogiato lo strumento definendolo un eccellente esempio di "uso di buona IA per combattere la cattiva IA".

Le truffe con deepfake possono portare i dipendenti a condividere informazioni aziendali riservate o esporre password di sistemi IT critici. Le conseguenze di cadere in queste truffe sono enormi, specialmente poiché il vishing viene sempre più utilizzato con i deepfake per estorcere o ricattare gli individui.

Kush Parikh, Presidente di Hiya

Con questa estensione, Hiya mira a fornire uno strumento accessibile e immediato per contrastare la diffusione di contenuti manipolati, in un contesto in cui la distinzione tra reale e artificiale diventa sempre più sfumata e i deepfake iniziano a spopolare sia in ambiti illegali che sui social network, la sua integrazione nel browser potrebbe rappresentare un importante passo in avanti nella lotta contro la disinformazione e le frodi basate su deepfake.

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