Un matto ha usato l'azoto liquido per raffreddare un iPad Pro M4

L'azoto liquido permette al processore M4 di Apple di dispiegare le sue ali e raggiungere vette prestazionali sbalorditive.

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a cura di Marco Silvestri

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Il team di Geekerwan ha recentemente sperimentato un metodo insolito per testare le capacità dell'ultimo iPad Pro M4 di Apple, utilizzando l'azoto liquido come sistema di raffreddamento. Questa tecnica, generalmente riservata al mondo degli overclocker per spingere al massimo le prestazioni dell'hardware PC, ha mostrato risultati notevoli sul dispositivo mobile di Apple.

Durante i test, l'M4 ha raggiunto una frequenza operativa di 4.41 GHz.

In attesa del video che uscirà il 18 maggio per fornire ulteriori dettagli su questa prova, i dati preliminari indicano che l'iPad Pro M4 nella configurazione 3+6 core (3 core di performance e 3 core di efficienza), ha ottenuto un punteggio di 4,001 in single-core e 13,595 in multi-core su Geekbench 6. Questo risultato rappresenta un incremento del 28% rispetto al M3 Max del MacBook Pro da 16 pollici in termini di prestazione single-core, e una superiorità del 44% rispetto all'M2 Ultra del Mac Studio.

Nonostante le impressionanti prestazioni single-core, il punteggio multi-core del nuovo iPad risulta invece inferiore del 54% e 57% rispetto a M3 Max e M2 Ultra, rispettivamente. Tuttavia, è importante sottolineare che i test sono stati effettuati sulla versione da 9 core dell'iPad Pro (3+6), mentre una versione più potente da 10 core (4+6) è già stata acquisita da Geekerwan per ulteriori analisi.

I dati sulle prestazioni degli altri processori Apple provengono dal database di Geekbench 6.

Processore Punteggio Single-Core Punteggio Multi-Core
M4 (iPad Pro, 3+6) 4,001 13,595
M3 Max (MacBook Pro 16-inch, 12+4) 3,128 20,957
M2 Ultra (Mac Studio, 16+8) 2,774 21,330

L'M4 è prodotto attraverso il processo N3E di TSMC è disponibile in due varianti all'interno dei nuovi iPad Pro: una con 10 core per i modelli da 1TB e 2TB dotati di 16GB di memoria unificata, e una con 9 core per i modelli da 256GB e 512GB equipaggiati con 8GB di memoria unificata. Le future prove potrebbero chiarire meglio le capacità del dispositivo in condizioni di utilizzo standard, senza il bisogno di azoto liquido come raffreddamento.

La decisione di utilizzare l'azoto liquido ha sollevato curiosità sulle reali capacità di raffreddamento necessarie per sfruttare appieno il potenziale del chip in scenari di uso quotidiano. Con i risultati divulgati da Geekerwan, cresce l'attesa per vedere questa tecnologia in azione in dispositivi come il MacBook Pro o il Mac Studio, che possono contare su sistemi di raffreddamento attivi e l'utilizzo di macOS, un fattore che potrebbe svelare ulteriormente il vero potenziale dell'm4 in condizioni ottimali.

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