Merill Fernando, PM presso Microsoft, ha recentemente fatto parlare di sé a causa di un curioso post su X, in cui ha scherzosamente paragonato il ritorno a macOS dopo un'ora su Windows alla sensazione di Katy Perry che bacia il suolo terrestre dopo il suo volo spaziale.
Il post ha rapidamente raggiunto oltre 700.000 visualizzazioni, catalizzando l'attenzione sul cambiamento radicale nell'approccio di Microsoft verso le piattaforme concorrenti. Dopo che il suo meme è diventato virale, Fernando ha infatti tenuto a precisare che lui lavora su macOS con un MacBook fornito da Microsoft, che quindi non offre ai propri dipendenti unicamente laptop con Windows.
Una circostanza curiosa che in passato sarebbe stata decisamente impensabile: durante la gestione Ballmer, per esempio, usare prodotti targati Apple in azienda era considerato quasi come un tradimento, al punto tale che dopo un post del genere, Fernando sarebbe stato addirittura licenziato.
Me going back to macOS after being forced to spend an hour on Windows pic.twitter.com/lXwJibVjWb
— Merill Fernando (@merill) April 20, 2025
Il cambiamento di paradigma all'interno di Microsoft riflette la strategia multipiattaforma adottata dall'azienda negli ultimi anni. Non è più raro vedere dipendenti Microsoft utilizzare dispositivi di altre marche, inclusi prodotti Apple, per svolgere il proprio lavoro quotidiano. Fernando, oltre al MacBook aziendale, possiede un Mac Studio personale che impiega per progetti open source, podcast e newsletter, dimostrando una perfetta integrazione tra la sua vita professionale in Microsoft e le sue preferenze tecnologiche personali.
L'evoluzione della cultura aziendale è ancor più significativa se pensiamo che, appena dieci anni fa, l'uso di un iPhone da parte del CEO Satya Nadella aveva generato diverse critiche; oggi, invece, è prassi comune che il personale Microsoft utilizzi dispositivi di aziende concorrenti, non solo per testare la compatibilità delle applicazioni, ma anche per preferenza personale.
Questa apertura verso altre piattaforme rappresenta un elemento chiave della strategia contemporanea di Microsoft, che ha spostato il focus dal dominare il mercato hardware a fornire servizi e software su qualsiasi piattaforma. Le principali applicazioni Microsoft, come ad esempio la suite Microsoft 365 (che trovate scontata su Amazon) oggi sono disponibili e ottimizzate anche per macOS, iOS e Android. In certi casi, le versioni migliori si trovano addirittura sui sistemi operativi concorrenti: è il caso di Outlook, che da il peggio di sé proprio su Windows 11, funzionando decisamente meglio altrove.