Dissezioniamo un Ultrabook

Con Intel ripercorriamo il cammino che ci ha portato agli Ultrabook, notebook molto sottili con caratteristiche ben precise, ma sempre in evoluzione, come gli schermi touch.

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a cura di Tom's Hardware

Dissezioniamo un Ultrabook

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Prima di parlare di Haswell crediamo sia meglio fare un "giro" all'interno di un Ultrabook. Intel aveva a disposizione un'unità dimostrativa - un Acer S3 - che ci ha permesso di aprire.

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Ci sono 12 viti Philips sul pannello posteriore. Potete notare che non ci sono pannelli per accedere a memoria e alloggiamento dei dischi. Per chi ama mettere le mani in un computer è un problema, per aggiungere dalla RAM oppure un SSD o un hard disk da 5400 RPM. In questo caso c'era un SSD. Abbiamo rimosso il pannello posteriore.

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Date le dimensioni ridotte dei componenti che rientrano negli Ultrabook, l'interno varia un po' da un produttore all'altro. Quanto è stato difficile aggionare il disco in questo modello specifico? Non molto.

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Non ci sono alloggiamenti, ma l'unità era montata in un rivestimento agganciato alla piattaforma. Il cavo SATA è libero, a differenza di alcuni notebook che si collegano a un connettore fisso. Il cavo SATA è assicurato al drive con del nastro nero. Altro nastro tiene uno dei cavi dell'antenna Wi-Fi dietro la cornice dell'hard disk. Questo deve essere staccato prima che l'unità possa essere rimossa.

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