Ucraina, si temono gravissimi attacchi informatici dalla Russia

L'Ucraina teme una recrudescenza degli attacchi informatici da parte della Russia, anche verso alleati esterni.

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a cura di Marco Doria

Il conflitto russo-ucraino non accenna a placarsi, e dopo l'attacco rivendicato da Anonymous nei confronti del Ministero della Difesa russo, l'Ucraina avvisa gli alleati di possibili nuovi attacchi informatici perpetrati dalla Russia.

Lunedì scorso, il Ministro della difesa ucraino ha rilasciato una dichiarazione in cui si legge: "Gli occupanti preparano attacchi informatici massicci su infrastrutture cruciali dell'Ucraina e dei suoi alleati".

Nella stessa dichiarazione, il Ministro avverte che "il Cremlino intende anche intensificare gli attacchi DDoS sulle infrastrutture più importanti degli alleati più stretti dell'Ucraina, principalmente la Polonia e gli stati baltici".

Questo avvertimento suona ancora più minaccioso, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato la mobilitazione generale, allo scopo di richiamare oltre 300 mila riservisti nell'esercito, senza dimenticare la minaccia dell'uso di armi nucleari e la possibile chiusura delle frontiere.

Secondo gli analisti di Google Mandiant, però, l'opzione cyberattacchi costituisce la via più "sicura" per la Russia, come dichiarato a The Register da John Hultquist, vicepresidente Intelligence Analysis di Mandiant: "la Russia è soggetta a una pressione enorme, e gli attacchi informatici potrebbero costituire un mezzo di risposta senza il rischio di conseguenze militari gravi".

"A parte qualche eccezione, non abbiamo visto gli attacchi, pesanti e di massa, che avevamo previsto ancora prima del conflitto. La Russia ha ancora margine di manovra per un'escalation, in particolare a danno degli alleati della Russia".

Come affermato da Hultquist, a oggi, gli attacchi informatici condotti dalla Russia a bersagli esterni all'Ucraina sono molto limitati, ciononostante le agenzie di sicurezza di CISA e delle altre nazioni Five Eyes stanno sollecitando operatori e titolari di sistemi e reti a prepararsi a possibili violazioni.

Mandiant ha di recente pubblicato una ricerca sui gruppi di hacktivisti focalizzato principalmente sul modo in cui coordinano le operazioni con hacker sostenuti dal GRU.

Resta da vedere quali saranno le effettive prossime mosse della Russia, anche alla luce dell'esplodere delle proteste in tutta la Federazione.

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