TSMC vuole alzare i prezzi, il CEO di Nvidia è d'accordo: cosa comporterà?

Se TSMC alzasse i prezzi dei suoi chip, i costi di gran parte dei dispositivi tecnologici aumenterebbe e i profitti delle aziende diminuirebbero.

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a cura di Marco Silvestri

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Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha promesso di supportare TSMC nella sua campagna volta all'aumento dei prezzi che interesserà i wafer e una tipologia specifica di packaging chiamato CoWoS. Diverse fonti sostengono infatti che NVIDIA e TSMC discuteranno dei prezzi dei chip per il prossimo anno, strategia che potrebbe aiutare l'azienda a incrementare notevolmente i propri guadagni. 

Huang afferma di non essere troppo preoccupato per la questione cinese, poiché Taiwan ha una catena di approvvigionamento solidissima e TSMC sta gestendo molte questioni relative alla catena di fornitura, oltre che alla produzione di chip.

Del resto le parole del CEO di Nvidia vanno nella direzione opposta rispetto a quanto dichiarato da TSMC che, in caso di conflitto, ha già detto di avere un modo per disattivare le sue macchine per la produzione di chip da remoto.

Come abbiamo visto negli scorsi anni (e nel periodo del COVID), quando TSMC ha riscontrato problemi di produzione con conseguenti ritardi, molte aziende di settori come automotive, elettrodomestici, console e prodotti IoT, si sono trovate in seria difficoltà subendo danni economici considerevoli. Anche se la situazione è leggermente migliorata quest'anno, l'offerta è ancora insufficiente.

Di recente, parlando dei suoi chip a 3nm, l'azienda ha dichiarato che anche triplicando la produzione di chip non riuscirebbe comunque a soddisfare la domanda. Da questo nasce la necessità di incrementare il ritmo produttivo o creare nuove linee di produzione per cercare, almeno in parte, di accontentare le richieste degli altri produttori.

Per tornare alla questione dei prezzi, i profitti di NVIDIA sono molto alti, significativamente superiori a quelli di altre aziende come AMD e persino TSMC. Non a caso l'azienda ha da poco superato Apple in termini di valore assoluto ed è a un passo dal diventare la più "preziosa al mondo", titolo che al momento spetta a Microsoft.

Se TSMC aumentasse i prezzi per questi processi avanzati, ciò non inciderebbe molto sui profitti di NVIDIA, ma potrebbe ridurre i margini di profitto di altre aziende come Apple, AMD e Qualcomm. Questo aumento dei prezzi avrebbe anche un impatto sugli utenti finali ma, a quanto pare, sono problemi che non interessano Huang e la sua azienda.

In soldoni, la partnership tra NVIDIA e TSMC potrebbe portare a un sensibile aumento dei prezzi dei chip, con implicazioni significative per l'intero settore tecnologico. Mentre NVIDIA è ben posizionata per assorbire questi costi, altre aziende e i consumatori potrebbero trovarsi ad affrontare sfide maggiori.

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