Dal marzo 2019 in cui TSMC iniziò le prime produzioni di chip sul nodo “N5” a 5 nm, sono stati fatti grandi passi in avanti e la produzione di massa dovrebbe iniziare a partire già dal prossimo mese. Secondo l’azienda le linee attualmente disponibili sono già tutte prenotate da produttori come Apple, la quale è a lavoro sul nuovo chip A14 per i dispositivi mobili.
In genere, il rimpicciolimento del processo produttivo porta con sé diversi vantaggi come una maggiore efficienza energetica, maggiori prestazioni ed una riduzione del costo di produzione. Tutti vantaggi che TSMC con il nodo N5 mantiene, ma va anche oltre.
Partiamo da quelli più scontati: TSMC promette che il suo nodo N5 riesce ad aumentare le prestazioni rispetto alla precedente generazione del 15% a parità di consumo energetico, mentre a parità di prestazioni è possibile ottenere una riduzione del 30% di tale consumo. Per quello che riguarda i costi invece è difficile fare una stima, anche se quasi sicuramente un risparmio per i produttori ci sarà.
Ciò che invece risulta estremamente interessante è la quantità di transistor. Secondo WikiChip infatti TMSC prevede un aumento della densità di transistor pari all’84%, con il nuovo nodo “N5”, un numero notevole che potrebbe portare dei benefici ben oltre le aspettative e nettamente superiori a quanto fatto in passato.
Sarà interessante quindi vedere quali saranno le prime aziende, oltre Apple, ad adottare il nuovo processo produttivo per i loro chip. Tra le tante potrebbe esserci AMD: l'architettura Zen 4 dovrebbe basarsi proprio sui 5nm.
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