TSMC in Arizona produce come a Taiwan, svolta per i semiconduttori in occidente?

TSMC raggiunge traguardo in Arizona: primi test di produzione completati con successo nel nuovo stabilimento USA, segnando l'espansione dell'azienda taiwanese

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

TSMC ha ottenuto risultati promettenti nella produzione di prova presso il suo nuovo stabilimento in Arizona, raggiungendo rese paragonabili a quelle degli impianti taiwanesi. La notizia, riportata da Bloomberg citando una fonte anonima, segna un passo importante per l'espansione dell'azienda negli Stati Uniti.

Questo sviluppo è cruciale per il progetto di TSMC in Arizona, che prevede un investimento di 65 miliardi di dollari per la costruzione di tre fabbriche. L'iniziativa, sostenuta da ingenti finanziamenti governativi, mira a rafforzare la produzione di semiconduttori sul suolo americano.

Lauca Ockel via Unsplash
Wafer CPU

Lo stabilimento in Arizona ha avviato la produzione di wafer ad aprile, utilizzando l'avanzata tecnologia a 4 nanometri. Le rese di produzione ora equivalenti a quelle degli impianti di Taiwan dovrebbero consentire a TSMC di raggiungere i propri obiettivi di produzione.

TSMC ha molto in gioco con le sue operazioni negli USA.

Il governo statunitense sta fornendo un sostegno sostanziale attraverso sovvenzioni e prestiti. TSMC riceverà fino a 6,6 miliardi di dollari in sovvenzioni e 5 miliardi in prestiti per il suo progetto in Arizona.

La produzione partirà nel 2025

Il primo impianto in Arizona dovrebbe iniziare la produzione nella prima metà del 2025. Il secondo, previsto per il 2028, produrrà chip utilizzando tecnologia a 2nm con transistor nanosheet di nuova generazione, oltre alla tecnologia a 3nm. Il terzo si concentrerà su processi a 2nm o più avanzati, con l'avvio della produzione previsto entro la fine del decennio.

Inizialmente, il piano prevedeva che il primo impianto raggiungesse la piena produzione quest'anno, ma i tempi sono stati posticipati a causa di diverse sfide legate alla forza lavoro. TSMC ha avuto difficoltà nel trovare lavoratori qualificati localmente, oltre ad avere problemi a causa delle differenze culturali tra il management taiwanese e i dipendenti americani. Inoltre, una carenza di operai edili specializzati ha rallentato il processo di costruzione della fonderia.

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