Trust GXT 391 Thian | Recensione

Nel ricco panorama delle cuffie gaming, poche settimane fa Trust ha debuttato con un nuovo modello, le GXT 391 Thian, dotate di caratteristiche molto interessanti e che prestano particolare attenzione all'ambiente. Stiamo infatti parlando di un paio di cuffie wireless, dedicati principalmente ai videogiocatori, costruite per l'85% in plastica riciclata così da ridurre l'impatto ambientale. Disponibili a un prezzo di circa 70 euro, riusciranno a finire nella nostra lista delle migliori cuffie gaming? Scopriamolo in questa recensione.

Design e caratteristiche

Le Trust GXT 391 Thian sono cuffie tutto sommato leggere, con un peso di soli 197 grammi, dalle dimensioni di 159 x 80 x 189 mm. Come detto la struttura è principalmente in plastica riciclata, con la parte esterna che presenta una finitura nero opaco molto bella sia alla vista che al tatto. Sui due padiglioni è presente il nuovo logo GXTrust mentre, sull'archetto, troviamo per esteso la dicitura GamingXTrust in color argento.

Il cuscinetto imbottito dell'archetto è invece bianco, così come i due inserti ricoperti in ecopelle che si trovano nei padiglioni. Proprio i padiglioni sono imbottiti in gommapiuma e risultano molto morbidi, inoltre la copertura in tessuto sul lato che appoggia sulla testa permette di ridurre la temperatura interna, facilitando l'uso delle Trust GXT 391 Thian per diverse ore anche durante i periodi più caldi dell'anno.

Sul padiglione sinistro trova posto il microfono, flessibile e con filtro pop integrato, che può essere facilmente orientato sia davanti alla bocca che verso l'alto quando non in uso, oltre ai controlli e alle porte: qui c'è un tasto rapido per silenziare il microfono, il tasto di accensione delle cuffie, la ghiera per la regolazione del volume che agisce sulle cuffie stesse, non sul volume del PC o della console, la porta USB tipo C e il jack da 3,5mm.

In confezione, oltre alle cuffie, troviamo l'adattatore wireless USB, un cavo da USB tipo A a USB tipo C (molto corto) per la ricarica e un cavo audio intrecciato da 3,5mm, per usare le cuffie sulle console.

Esperienza d'uso

Durante la nostra prova abbiamo usato le Trust GXT 391 Thian per giocare a diversi titoli, ascoltare musica e guardare serie TV, inoltre le abbiamo sfruttate anche in ambito lavorativo per partecipare a videoconferenze. Nel complesso le cuffie si comportano bene in tutti gli scenari: giocando ad Apex Legends siamo riusciti a identificare facilmente le direzioni di spari e passi, entrambi resi in maniera chiara, mentre in Elden Ring siamo stati avvolti dalla colonna sonora che ci ha accompagnati durante l'esplorazione dell'Interregno.

Anche con film e serie TV l'esperienza è piacevole e positiva. In alcuni casi l'audio di fondo si mescola e sovrasta le voci dei personaggi, ma capita raramente e nella maggioranza dei casi non ci sono problemi a capire in maniera chiara le battute. Anche per quel che riguarda l'ascolto di musica, l'esperienza è tutto sommato positiva, con una resa sonora che rientra nella media della categoria: c'è una certa predominanza delle basse frequenze, ma i medi e gli alti sono comunque resi bene, senza distorsioni nemmeno ad alto volume.

In ultimo, le Trust GXT 391 Thian si comportano bene anche nelle riunioni online. La voce di chi parla viene riprodotta in maniera chiara e il microfono cattura bene la nostra, con gli interlocutori che non hanno mai lamentato difficoltà o problemi di sorta. Le buone qualità del microfono sono state riscontrate anche nelle sessioni di gioco, dove i nostri amici ci hanno sempre capito senza alcuna difficoltà.

Meno bene invece l'ergonomia, ma prima di addentrarci nei dettagli, facciamo una premessa. Chi vi scrive ha delle orecchie con dimensioni nella media, ma porta gli occhiali, che creano problemi con diversi headset; inoltre, è importante ricordare come valutare l'ergonomia di un paio di cuffie abbia una forte componente soggettiva, legata alla propria sensibilità. Ciò significa che quanto vi diremo nei prossimi paragrafi non varrà per tutti, ma solo per chi si ritrova in una situazione simile alla nostra.

Come detto, chi vi scrive porta gli occhiali, che creano più di qualche problema quando si indossano le GXT 391 Thian. I padiglioni sono ampi a sufficienza per contenere le orecchie, ma non per le bacchette degli occhiali: il risultato è che i padiglioni rimangono leggermente sollevati, diminuendo l'isolamento passivo, che rimane comunque di buon livello. Tolti gli occhiali, i padiglioni aderiscono molto bene alla testa e offrono un ottimo isolamento acustico, che attutisce parecchio i rumori ambientali, anche quando non c'è nulla in riproduzione.

La pressione dei padiglioni sulle bacchette degli occhiali e dell'archetto nel centro della testa ci ha permesso di indossare le Trust GXT 391 Thian per circa un'ora, prima di doverle rimuovere. Ribadiamo che non si tratta di un problema generale, inoltre ci sono state cuffie più pesanti che siamo riusciti a indossare per meno tempo; di fatto, se avete una testa particolarmente sensibile e vi ritrovate in quanto descritto, potreste riscontrare i nostri stessi problemi. Se invece non avete mai avuto esperienze di questo tipo con nessun paio di cuffie, come peraltro molti colleghi, allora nemmeno le GXT 391 Thian ve ne daranno.

Conclusioni

La Trust GXT 391 Thian sono complessivamente delle buone cuffie gaming, con una qualità audio soddisfacente e dal prezzo competitivo, se si considera la connettività wireless. La resa sonora e la qualità del microfono integrato le rendono adatte a qualsiasi uso, dal gaming a quello lavorativo, ambito in cui non sfigura nemmeno il design, molto più sobrio ed elegante di quello di altre cuffie gaming che siamo abituati a vedere; a questo proposito, abbiamo apprezzato l'assenza di LED RGB, a nostro avviso davvero poco sensati su un paio di cuffie.

Con un prezzo di circa 70 euro, le Trust GXT 391 Thian sono assolutamente da tenere in considerazione se cercate un paio di cuffie dal buon rapporto qualità/prezzo, che siano senza fili e che abbiano anche un microfono di qualità, che non vi obblighi ad acquistarne uno esterno per farvi capire in maniera chiara dai vostri interlocutori. Peccato per l'ergonomia non al top, ma come detto si tratta di un aspetto molto soggettivo, che cambia da persona a persona.