Nel cuore del mercato tecnologico online, dove la fiducia dei consumatori dovrebbe essere sacrosanta, si sta ripetendo un fenomeno abbastanza fastidioso che sembrava appartenere al passato. Un recensore tech ha recentemente vissuto un'esperienza sconcertante acquistando un processore AMD Ryzen su Amazon.de (da noi si trova su Amazon.it), ricevendo invece un antiquato (un eufemismo) AMD FX-4100 risalente al 2011. Questo episodio non rappresenta un caso isolato, ma l'ennesimo anello di una catena di frodi che si perpetuano dal 2017, sollevando interrogativi sulla capacità del gigante dell'e-commerce di garantire l'autenticità dei prodotti venduti direttamente dalla piattaforma.
La vicenda, documentata da Aris del canale Hardware Busters, mostra come le frodi siamo diventae più "sofisticate". Il recensore aveva ordinato un Ryzen 7 9800X3D, processore di punta con un prezzo di listino di 480 dollari negli Stati Uniti, pagandolo addirittura 478 euro (circa 518 dollari) su Amazon Germania.
Nonostante la confezione apparisse sigillata, uno sguardo attraverso la finestra trasparente del packaging ha immediatamente destato sospetti. La qualità di stampa sul processore visibile risultava chiaramente inferiore agli standard qualitativi di AMD. All'apertura della scatola, le differenze sono diventate lampanti.
Il dissipatore di calore presentava una forma completamente diversa rispetto al modello legittimo. Inoltre, il processore ricevuto utilizzava un design PGA (Pin Grid Array) con pin nella parte inferiore, mentre il Ryzen 7 9800X3D adotta un socket LGA (Land Grid Array), dove i pin sono posizionati sul socket della scheda madre anziché sul processore stesso.
Il colpo di scena definitivo è arrivato quando, rimuovendo l'adesivo applicato sul processore, Aris ha scoperto che il componente ricevuto era un AMD FX-4100 lanciato nell'ottobre 2011 con un prezzo di listino originale di appena 115 dollari. La differenza di valore e prestazioni tra i due processori è abissale, considerando che intercorrono quasi 13 anni di evoluzione tecnologica tra i due modelli.
L'adesivo posizionato sopra il processore conteneva anche informazioni contraddittorie. Mentre il vero Ryzen 7 9800X3D riporta chiaramente di essere prodotto in Malesia, la falsificazione affermava di essere stata "diffused in USA and Taiwan" e "made in China", un'incongruenza facilmente rilevabile da occhi esperti.
Un problema sistemico, non un caso isolato
Ciò che rende questa vicenda particolarmente preoccupante è che il prodotto non proveniva da un venditore di terze parti sulla piattaforma, ma direttamente da Amazon stessa. Inoltre, il fatto che la confezione fosse sigillata e il processore inutilizzato suggerisce che non si tratti del classico caso di frode da reso, dove un acquirente sostituisce il prodotto originale con uno falso prima di richiedere un rimborso.
Dal 2017, si sono susseguiti numerosi casi simili riguardanti processori AMD Ryzen, alimentando sospetti sulla presenza di una frode sistematica legata ai processi di RMA (Return Merchandise Authorization). Il fenomeno non risparmia nemmeno i processori Intel: nel 2023, un cliente aveva ricevuto un Core i7-13700K mascherato da i7-13900K.
Questi episodi non possono che farci riflettere sulla gestione del controllo qualità da parte di Amazon e sulla sicurezza degli acquisti di componenti ad alto valore. Per i consumatori, soprattutto quelli meno esperti di tecnologia, diventa essenziale controllare attentamente ogni acquisto prima dell'installazione.
La vicenda evidenzia come, nell'era digitale, anche i giganti dell'e-commerce non siano immuni da falle nei loro sistemi di verifica dell'autenticità dei prodotti. Per gli appassionati di tecnologia, la raccomandazione resta quella di acquistare componenti cruciali come i processori da rivenditori specializzati con solide politiche di controllo qualità o direttamente dai produttori.
Totale risarcimento oppure chi viene truffato sarà l'unica parte a rimanere danneggiata?
Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?