Caratteristiche principali del Toughbook

Pregi, difetti e curiosità dei notebook carrarmato di Panasonic, i Toughbook.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Caratteristiche principali del Toughbook

"Le caratteristiche principali dei Toughbook sono l'eccezionale robustezza della struttura e dei componenti, l'elevata autonomia delle batterie, la leggerezza e particolari features come lo schermo touch-screen, le pratiche maniglie per il trasporto e le molteplici possibilità di configurazione per soddisfare le richieste specifiche di ogni utente" ci ha spiegato Luca, di primo acchito.

Il materiale scelto, ha poi aggiunto, è la lega di magnesio, che offre un incomparabile connubio di leggerezza e resistenza, irraggiungibile con l'alluminio, la fibra di carbonio (Thinkpad) o il classico ABS, cioè il materiale plastico più comunemente usato per i computer portatili. Rispetto a quest'ultimo, infatti, la lega di magnesio è 20 volte più leggera, e molto più resistente. È anche quella usato per i conosciuti "cerchi in lega" usati sulle auto.

"Altri competitor non lo fanno", perché "per lavorare la lega di magnesio sono necessari macchinari costosi e voluminosi", ci ha detto Luca, sottolineando poi che Panasonic ha fabbriche proprie, una cosa non comune nel settore.

TH: Quando nascono i Toughbook e perché?

LL: "i Toughbook nascono nel 1994 con l'obiettivo di fornire un innovativo strumento di lavoro per i professionisti; un prodotto che riuscisse a superare le criticità tipiche dei notebook, quali i guasti dovuti a cadute accidentali e all'usura dei componenti più sensibili, oppure il funzionamento sul campo e in ambienti particolarmente ostili. Portare la mobilità dove ancora mancava, per incrementare così la produttività degli utenti e delle aziende. Con i Toughbook è nato un mercato nel mercato, quello dei notebook rugged, dove ancora oggi Panasonic è leader".

Per cercare le origini di questi prodotti, comunque, bisogna guardare al mondo militare, dove già prima dell'ingresso di Panasonic si usavano prodotti ad elevata resistenza. E sono proprio i militari ad aver creato gli standard usati dall'azienda per i test e le certificazioni.

Spiega Luca che questo "vuole dire che le cerniere devono essere aperte milioni di volte, la macchina viene fatta cadere da angolazioni diverse, a PC spento e acceso, viene fatto il test di vibrazione sulle sollecitazioni sia in orizzontale che in verticale, perché alcuni utilizzano il PC anche nel furgone, in verticale sul car mounter. Viene poi messo in una camera per (testare la resistenza a) l'umidità e la polvere", e infine il computer viene sottoposto a radiazioni elettromagnetiche in una camera anecoica.

Abbiamo anche domandato a Luca se fanno prove un po' più spettacolari, come sparargli con un lanciafiamme, e la risposta di Luca è stata "quelle di solito le fanno i giornalisti". È vero, e incassiamo il meritato sarcasmo.

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