Consumi
In ambienti enterprise gli SSD funzionanto 24/7 (24 ore al giorno, sette giorni su sette), quindi i consumi in idle non sono importanti quanto su un notebook o un desktop. Comunque è interessante che il nostro Toshiba sia l'unico drive ad assorbire più di un watt quando non sta facendo assolutamente nulla.
Quando è attivo con accessi casuali da 4 KB invece il Toshiba MK4001GRZB usa più del doppio dell'energia rispetto al Micron P300. Entrambi i drive usano NAND SLC, quindi la differenza non è necessariamente dovuta alla memoria usata.
Se guardiamo agli accessi sequenziali invece il Toshiba MK4001GRZB consuma più di tutti gli altri SSD testati.
Tornando all'analisi delle prestazioni vediamo che con una queue depth di otto l'Intel SSD 520 è veloce più o meno quanto il Toshiba con lo stesso carico. Il drive SandForce per desktop però consuma meno, quindi è un drive più efficiente per carichi di lavoro pesanti.
Una situazione simile con le scritture sequenziali. Il P300 batte il Toshiba MK4001GRZB di circa il 19%, e quest'ultimo consuma circa il 42% in più di energia.
I blocchi più grandi non influiscono molto sul consumo energetico. Con una queue depth di 8 le prestazioni 128 KB e 2 MB sono più o meno le stesse, così come l'efficienza.