Conclusioni

Il Toshiba MKx001GRZB è un SSD di classe enterprise, che offre ottime prestazioni ma soprattutto affidabilità. Nel contesto giusto è un prodotto più che interessante, a cui tuttavia non mancano concorrenti.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Ci sono molte situazioni dove le prestazioni degli SSD fanno una grande differenza, e possono persino rappresentare un'alternativa economica all'acquisto di molti hard drive. L'affidabilità tuttavia è ancora più importante, e quindi la resistenza. Quest'ultima però è molto difficile da misurare.

Se v'interessa solo la velocità di trasferimento allora il Toshiba MK4001GRZB è un ottimo prodotto, soprattutto per la velocità in lettura; l'Intel SSD 520 tuttavia è altrettanto valido, costa molto meno ed è più efficiente. Il prodotto Toshiba infatti costa più di 7000 dollari, mentre un Intel SSD 520 da 480 GB si trova a meno di mille. Un Micron P300 da 200 GB invece costa poco meno di 2000 dollari e non può competere con la proposta Intel, ma usa NAND SLC.

La vera sfida è l'affidabilità, ma una manciata di recensioni non è sufficiente per dare la vittoria a un'azienda oppure all'altra. Per avere un dato interessante bisognerebbe valutare le percentuali di rottura di un gran numero di SSD, sottoposti allo stesso carico di lavoro; ciò è necessario perché i drive a stato solido abbianoun comportamento molto diverso in base all'attività per cui sono usati (per gli hard disk non è così). Uno studio simile richiede inevitabilmente moltissimo tempo e risorse.

L'affidabilità ha a che fare con la resistenza, ma non solo con quella tuttavia. Usando lo strumento SMART (Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology) per esempio possiamo stimare la longevità di un SSD, affidandoci a tabelle di riferimento e calcoli. Anche in questo caso ci vuole molto tempo purtroppo: pensate che per stimare la resistenza del Toshiba abbiamo dovuto accumulare scritture 41 giorni, 24 ore al giorno, per circa 900 TB di dati: il valore MWI si è ridotto così di circa l'uno percento.

E questo solo per il carico sequenziale; stimare la durata con un carico casuale richiederebbe un test apposito perché la write amplification è maggiore. Non sappiamo per certo quanto tempo in più ci sarebbe voluto, forse tre o quattro mesi.

Inevitabilmente quindi le nostre conclusioni hanno qualche limite, perché non abbiamo fatto mesi o anni di prove. Questo è il prezzo da pagare se si vuole pubblicare un articolo come questo nei tempi giusti. Questo SSD sarebbe stato un ottimo candidato per un'analisi prolungata; ma Toshiba lo rivoleva indietro il più presto possibile, e visto il prezzo ci sembra più che comprensibile.

Possiamo comunque dire che il Toshiba MK4001GRZB è molto veloce nelle letture e un po' meno nelle scritture, e ha un'ottima resistenza ai carichi sequenziali. Quest'ultimo aspetto è determinante: in un'ambiente con molte scritture casuali attive 24/7 ci vorrebbero più di 11 anni per esaurire le capacità di questa unità SSD, un tempo che va ben oltre i cinque anni garantiti da Toshiba.

Se si parla di archiviazione enterprise, quindi, il Toshiba MK4001GRZB mette bene in chiaro perché la memoria SLC è ancora la scelta migliore.

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