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a cura di Tom's Hardware

La nostra recensione include sia il WD Black che il quasi identico SanDisk Extreme Pro. L'Extreme Pro potrebbe comportarsi leggermente meglio con carichi di lavoro prolungati grazie all'adesivo metallico, ma questa è una nostra supposizione in quanto SanDisk non ha detto nulla in proposito.

La versione da 1TB si confronta con il Samsung 960 Evo da 1TB. Il 960 EVO da 1TB si unisce al 960 PRO, all'Intel 600p, all'HP EX920 da 1TB e al Plextor M9Pe nei nostri test. Abbiamo incluso anche il Toshiba XG5, dotato della stessa memoria NAND flash BiCS a 64 layer.

Prestazioni in lettura sequenziale

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Le prestazioni del WD Black nel test di lettura casuale a bassa queue depth (QD 2) ci ha sorpresi - in negativo. Sia il Black che l'Extreme Pro hanno mostrato lo stesso calo in tutte e tre le sessioni di test. Questo è probabilmente il risultato delle attività in background che puliscono le celle durante il test.

test 02

Il nuovo WD Black si comporta bene al QD1 con un risultato di poco superiore a 1500 MB/s. Avremmo gradito vedere risultati migliori nei test da QD2 a QD8.

Prestazioni in scrittura sequenziale

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Rispetto ad altri SSD NVMe, la nuova nCache 3.0 riesce a restituire risultati eccellenti durante i carichi di scrittura sequenziale. I risultati sono tra i più alti che abbiamo mai registrato. Il nuovo Black da 1TB è anche più veloce del Samsung 960 Pro.

Prestazioni di lettura casuale

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Grandi picchi, ma anche grandi cali. Le prestazioni in lettura casuale del Black non sono molto impressionanti. Abbiamo registrato solo circa 10.000 IOPS a QD1 nei nostri test. È necessario del tempo per riottenere le massime prestazioni dopo le transizioni del bus PCIe a uno stato di basso consumo. La maggior parte delle letture casuali in questo test sono avvenute durante il periodo di transizione, in modo da riflettere meglio il comportamento che vedreste quotidianamente. Di contro il Black è riuscito a raggiungere poco più di 12.000 IOPS nel test di durata maggiore.

Prestazioni di scrittura casuale

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Il nuovo controller di WD riesce a fornire prestazioni molto buone con la scrittura casuale dei dati. Molti SSD NVMe restituiscono risultati simili a basse queue depth. Abbiamo registrato una differenza di circa 10.000 IOPS tra il prodotto migliore e peggiore a QD1.

Carico sequenziale misto al 70%

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Il calo nelle letture sequenziali QD2 non impatta sulle prestazioni durante il carico sequenziale misto. Il WD Black è riuscito a districarsi molto bene nei nostri test a tutte le QD. L'unità da 1TB ha anche raggiunto i 3000 MB/s, anche se è stato necessario arrivare a QD16 per ottenere quel valore. È molto oltre quello che vedrete nei software più comuni.

Carico casuale misto al 70%

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Le basse prestazioni in scrittura casuale hanno giocato un ruolo importante in questo test. L'SSD Black si posiziona a metà gruppo a QD2, in modo molto simile al Toshiba XG5 e al Plextor M9Pe che usa la memoria NAND flash BiCS a 64 layer.

Stato di equilibrio sequenziale

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La versione da 1TB del WD Black e del SanDisk Extreme Pro restituiscono prestazioni di classe enterprise dopo dieci ore di precondizionamento. Il duo supera le prestazioni del Samsung 960 Pro e arriva quasi a doppiare i risultati dei migliori SSD successivi. Non ci aspettavamo questi risultati con la flash TLC, ma siamo felici di vederli.

Stato di equilibrio casuale

Il test di scrittura casuale in stato di equilibrio fa emergere un po' di variazione tra SanDisk Extreme Pro e WD Black. Questo potrebbe essere dovuto all'adesivo metallico che dissipa il calore dal controller sul modello SanDisk.

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Le nuove unità non sono molto costanti sotto queste condizioni. I valori di bassa resistenza dei nuovi M.2 impediscono ai datacenter dall'usare questi SSD per carichi di scrittura casuale pesanti.

PCMark 8, prestazioni software reali

I precedenti risultati in lettura casuale sono stati un precursore di quanto attendersi nei test software. WD e SanDisk dovranno lavorare su quest'area se vorranno sottrarre lo scettro delle prestazioni a Samsung.

È possibile migliorare le prestazioni in lettura casuale tramite aggiornamenti al firmware, ma non sappiamo se WD stia lavorando a un update per risolvere questo problema. Per la maggior parte degli utenti tutte le unità nel nostro test forniranno risultati accettabili e prestazioni quasi indistinguibili nelle applicazioni comuni - sotto la maggior parte delle condizioni.

Bandwidth archiviazione

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Il nuovo Black e il SanDisk Extreme Pro raggiungono un throughput di poco superiore a 500 MB/s nei nostri sui software, ma ci saremmo aspettati di più dagli SSD ad alte prestazioni.

PCMark 8, carico avanzato

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Il nuovo WD Black rimane sotto solamente al 960 Pro in questo test. L'unità è solo leggermente più veloce del 960 EVO, ma molto più veloce degli altri prodotti in un contesto fatto di pesanti scritture. La maggior parte degli utenti non sfrutterà mai questo prodotto alla sua massima capacità durante il normale uso quotidiano. I risultati sul ripristino, che hanno periodi di idle tra ogni passaggio, sono molto più importanti.

Tempo di servizio totale

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Quando cercate di acquistare un SSD vi trovate a che fare con valori come il throughput. Si tratta di una misura della velocità di trasferimento di un file, ma non è l'attività più comune. È la bassa latenza il parametro che vi fa "sentire" se il vostro computer è più veloce o no. Questo parametro è rappresentativo della reattività dell'esperienza utente, ad esempio quanto è reattivo il vostro PC nel passaggio da una finestra e tra i vari software. Sia il Black che l'Extreme Pro mostrano i tempi di servizio minori tra i cicli di ripristino.

Tempo di occupazione

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Il tempo di occupazione è la quantità di tempo in cui il supporto di archiviazione lavora per completare i compiti assegnati. Questa misurazione non include il tempo di elaborazione del sistema. È una misurazione importante perché maggiore è la velocità con cui l'unità torna in idle, minor saranno i consumi generali. I nuovi WD e SanDisk Extreme Pro sono in questo caso alla pari con gli SSD Samsung con tempi di occupazione davvero bassi con i nostri carichi.

BAPCo SYSmark 2014 SE, test di reattività

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Il test di reattività BAPCo SYSmark 2014 SE usa software reali - al posto di tracce - per misurare la latenza. Abbiamo svolto questo test su un Lenovo Y700-17, un notebook da gaming con le impostazioni di consumo energetico di default per mimare la normale attività di un utente. Il WD Black insegue la maggior parte degli SSD, incluso il nuovo HP EX920.

Il test ci dà anche una prima indicazione del consumo energetico. Il software misura il consumo a livello del sistema, ma è abbastanza preciso da mostrare come i dispositivi di archiviazione possano alterare il consumo dell'intero sistema.

BAPCo MobileMark 2012.5, autonomia nei notebook

MobileMark 2012.5 rileva la durata della batteria di un notebook. È stato progettato per confrontare notebook diversi, ma lo abbiamo riadattato per mettere a confronto gli SSD, semplicemente mantenendo lo stesso notebook del test SYSmark e sostituendo l'SSD. Ovviamente questa volta abbiamo usato il notebook scollegato dalla presa. Il notebook gaming che usiamo non è pensato per un'autonomia pari a un giorno, ma riesce a fornire circa 5 ore d'uso con un carico normale da ufficio - Word, Excel, ecc.

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Il WD Black è riuscito a garantire un'autonomia di 317 minuti. Il risultato non è eccellente, ma è molto lontano dal peggiore che abbiamo registrato. Il punteggio prestazionale di 1705 punti è stato ottenuto con il sistema in stati di basso consumo, con frequenze di CPU, DRAM e PCIe ridotte. Il Samsung 960 Pro è l'unico SSD a offrire prestazioni migliori.

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