Conclusioni

Prova del Samsung 860 Pro, SSD SATA 6 Gbps successore del Samsung 850 Pro.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Per diversi anni Samsung ha fissato un prezzo per le serie Pro fuori dalla portata degli utenti mainstream e anche degli appassionati. La carenza di NAND ha impedito agli SSD MLC di ricevere gli stessi tagli di prezzo dei modelli TLC, quindi il gap prestazionale è cresciuto con l'acuirsi della situazione. Per la maggior parte dei consumatori gli 850 EVO, più veloci e meno costosi, erano sufficienti. Non abbiamo ancora provato la gamma 860 EVO, ma è abbastanza certo che l'offerta Pro rimarrà l'opzione più costosa mentre quella EVO sarà più adatta alle necessità di una fetta di pubblico più ampia.

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L'860 Pro soffrirà maggiormente per l'avanzata degli SSD NVMe a basso costo che offrono una buona esperienza utente e prezzi contenuti grazie alla memoria 3D TLC. L'unità funziona meglio in una workstation che legge, scrive e renderizza file multimediali.

È ancora un dispositivo di avvio veloce se volete una sola unità sia per l'uso quotidiano che per un po' di uso professionale. In quella nicchia, tra gli SSD SATA, l'860 Pro non avrà sfidanti, ma le soluzioni NVMe hanno un grande vantaggio prestazionale e il prezzo dell'860 Pro li pone in concorrenza. Per esempio l'860 Pro da 1 TB è venduto a 490 euro, più del 960 EVO da 1TB.

La grande base d'installato degli SSD SATA è il vantaggio più grande dell'860 Pro. Ci sono decisamente più sistemi che non supportano NVMe di quelli che adottano il nuovo protocollo.

Alcune applicazioni richiedono inoltre qualcosa di più della sola velocità. L'860 Pro è l'SSD SATA che assicura la resistenza più alta possibile. È anche uno dei pochi modelli ad alta capacità sul mercato. Le ottimizzazioni per Linux insieme ai vantaggi di resistenza e capacità aprono strade verso usi non tradizionali come l'impiego nei NAS.

NAS ad alte prestazioni come il QNAP TVS-1282 usano un'archiviazione a più livelli per aumentare la produttività in un ambiente di archiviazione condiviso, nel quale i dati caldi rimangono sul layer NAND e quelli freddi sui meno veloci hard disk. Tali sistemi si trovano principalmente nelle aziende del settore multimedia, dove un intero gruppo condivide l'insieme di archiviazione per lavorare su progetti.

L'860 Pro perciò ha un suo posto sul mercato, anche se ridotto come in passato. Molti di noi sarebbero più entusiasti di vedere un SSD NVMe basato su memoria NAND MLC. Samsung, per farci felici, dovrebbe presentare il nuovo SSD NVMe con NAND a 64 layer e controller Phoenix nel mese di aprile. Non vediamo l'ora di testarlo!

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