Risultati: prestazioni sequenziali 128 KB
Ancora una volta, usiamo Iometer per misurare la maggior parte delle prestazioni standard di un SSD. Le prestazioni in lettura e scrittura sequenziale eccezionali sono un marchio di fabbrica degli SSD moderni. Per misurarle abbiamo usato dati incomprimibili su uno spazio LBA da 16 GB e poi testato le queue depth da uno a 16. Riportiamo questi numeri in forma binaria (1 KB equivale a 1024) anziché decimale (1 KB equivale a 1000 byte). Se necessario, limitiamo la scala della classifica in favore di una maggiore leggibilità.
Lettura sequenziale 128 KB
Quasi tutti i nuovi SSD finiscono per superare i 500 MB/s con 8 o 16 comandi. Le differenze più evidenti si palesano con le queue depth più basse, in particolare quando è di uno o due. Solo il Corsair Neutron GTX parte con poco più della metà degli oltre 400 MB/s offerti dagli altri SSD.
Il Vertex 450 di OCZ non mette alle strette i concorrenti, ma ottiene altri 100 MB/s nel passaggio da una queue depth di uno a una di quattro. L'OCZ Vector mantiene 20 MB/s di vantaggio sul Vertex 450 fino a che il risultato è quasi indistinguibile, una volta che i comandi sono messi uno in coda all'altro.
Scrittura sequenziale 128 KB
Gli SSD Vector e Vertex gestiscono le scritture da 128 KB con tranquillità. Superano i 500 MB/s con queue depth di due. Delle unità che abbiamo incluso nella recensione solo le soluzioni Seagate e Corsair basate su controller SK Hynix Memory Solutions (LAMD) impensieriscono le proposte di OCZ. È vero che il Vertex 450 non è veloce quanto il Vector, ma fino a una queue depth di 16 il Vertex non è nemmeno così lontano. Insomma i due prodotti sono gomito a gomito.