3DMark, Ashes of the Singularity, Battlefield 1 & 4

Recensione di Ryzen 7 1700, CPU a otto core di AMD che si distingue per il prezzo più basso e il TDP di 65 watt. È un acquisto più azzeccato rispetto ai modelli 1700X e 1800X?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

3DMark

Non consideriamo i test sintetici una buona misura delle reali prestazioni di gioco, ma il test DX11 di 3DMark legato alla fisica e quello DX12 per la CPU si dimostrano eccellenti per quantificare la quantità di potenza di calcolo a disposizione di un motore di gioco.

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I test DX11 e DX12 CPU mostrano un trend simile. Ryzen 7 1700 insegue gli altri processori a 8 core, ma quando l'overclocchiamo riesce a superare il Core i7-6900K. Ovviamente, se applicassimo lo stesso trattamento al chip Intel, avremmo un effetto simile.

I quad-core Core i7-7700K e Core i5-7600K sono molto meno potenti nei test Time Spy e Fire Strike in grado di sfruttare i thread. Si affidano però all'IPC e alle frequenze maggiori per mostrare ottime prestazioni nel test single-thread DX11 API Overhead. I quattro core delle CPU Intel sono inoltre competitivi nei confronti dei processori Ryzen nelle prestazioni draw call multi-thread DX11, e questo ci fa capire come mai i chip Intel siano davanti nella maggior parte dei test gaming.

Le DX12 sfruttano i core aggiuntivi in modo più efficiente, e questo cambia le carte in tavola a favore dei chip a 8 core. Di conseguenza Ryzen 7 1700 mostra un'ottima prestazione, anche se naturalmente inseguire i modelli 1700X e 1800X a impostazioni di frequenza standard. Il 1700 overcloccato è più vicino, ma tutti i Ryzen 7 overcloccati soffrono curiosamente prestazioni DX11 multi-threaded ridotte rispetto alle impostazioni standard. In tutto questo il Core i7-6900K stock non cede la sua posizione di comando nei test DX11 che sfruttano i thread e quelli DX12.

Ashes of the Singularity: Escalation

Ashes of the Singularity è notoriamente legato alla CPU, ma risponde bene a un maggior numero di core e alla frequenza, cosa che lo rende particolarmente indicato per esaminare l'impatto delle maggiori risorse di calcolo nei titoli che caricano la CPU.

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I risultati poco brillanti in Ashes of the Singularity sono stati una spina nel fianco notevole di Ryzen, e ci avevano sorpreso perché AMD e Stardock/Oxide hanno un rapporto molto stretto da tempo. Prima del debutto di Ryzen, AMD ha dichiarato che il motore di gioco Nitrous di Ashes non era ottimizzato per sfruttare al meglio la topologia della cache del chip e l'implementazione SMT, ma una patch era in via di sviluppo. Abbiamo testato quella patch prima della distribuzione registrando prestazioni nettamente migliori dai chip Ryzen 7. Abbiamo registrato qualche progresso anche con il Core i7-6900K.

I chip Ryzen 7 1700 e 1700X a frequenze standard non possono battere un Core i7-7700K stock, ma un leggero overclock gli consente di passare davanti. Il Core i7-6900K, comunque, è davanti con un vantaggio evidente sugli altri processori.

Battlefield 1

Abbiamo impostato Battlefield 1 su Ultra. Il gioco carica pesantemente la GPU, persino in Full HD, quindi non c'è molto divario prestazionale tra i processori.

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Siamo incappati in un collo di bottiglia grafico durante il test, quindi non osserviamo molta variazione tra i vari chip. Tutti assicurano un gameplay senza intoppi.

Battlefield 4

Anche Battlefield 4 sfrutta maggiormente la GPU che la CPU, quindi anche stavolta vediamo poca variazione.

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Ryzen 7 1700 e 1700X inseguono gli altri contendenti, ma una volta overcloccati superano i processori più veloci. Sotto molti versi questi risultati rispecchiano il trend che vediamo alle risoluzioni maggiori. Tutti i processori offrono prestazioni accettabili quando il carico dipende della schede video.

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