Molti dei prodotti nei grafici spariranno dal mercato nei prossimi mesi. Toshiba, Western Digital, Intel, Micron e Samsung hanno tutti nuova memoria a 64 layer a disposizione quindi Corsair Neutron NX500, Intel 600p, MyDigitalSSD BPX, Toshiba RD400, Samsung 960 Pro e Western Digital Black PCIe sono tutti prodotti che tra un po' non vedremo più.
Plextor M9Pe e Samsung PM981 si uniscono al 760p con la nuova memoria a 64 layer. Il Samsung PM981 è un'unità OEM che viene distribuita in nuovi notebook a un prezzo elevato.
Il Samsung 960 Pro è uno degli SSD più costosi disponibili oggi ma ci mostra che cosa è possibile ottenere dai nostri sistemi di test. In molti dei test possiamo vedere l'unità rivendicare la propria leadership prestazionale, ma il costo è molto più alto rispetto agli altri prodotti.
Lettura sequenziale
La prima cosa che abbiamo notato testando i nuovi controller SM2266x di Silicon Motion è stato l'aumento prestazionale a bassa queue depth. Intel pareggia le prestazioni in lettura sequenziale dell'SSD Samsung PM981 a queue depth 1 ma questo non gli permette di arrivare allo stesso livello del 960 Pro con memoria MLC.
C'è un gap di oltre 1000 MB/s tra il MyDigitalSSD BPX e il nuovo 760p e quella distanza cresce se guardiamo il 600p. Intel ha superato diversi SSD NVMe molto buoni a basse QD. L'unità raggiunge inoltre risultati piuttosto elevati leggendo diversi file sequenziali allo stesso tempo.
Scrittura sequenziale
Le prestazioni di scrittura sequenziale sono piuttosto costanti lungo l'intervallo delle QD del nostro nuovo test che si focalizza sulle velocità di picco. La nuova serie è quasi tre volte più veloce rispetto al 600p e il doppio più veloce del Western Digital Black PCIe.
Scrittura sequenziale sostenuta
I trasferimenti di file grandi verso l'unità avvengono a velocità inferiore. Una volta esaurita l'area cache SLC programmata, il 760p da 512 GB scriverà blocchi dati da 128 KB a poco più di 550 MB/s.
I modelli meno capienti in questa serie riducono la velocità in scrittura sequenziale sostenuta e non c'è garanzia che le unità più capienti saranno più veloci. Questo è un risultato comunque accettabile anche se spostate file su una rete da 10 gigabit o da un dispositivo Thunderbolt 3 ad alta velocità.
Lettura casuale
Se guardate solo il grafico a linee, l'Intel SSD 760p non sembra un SSD in grado di offrire prestazioni stellari. Dovete guardare al grafico a barre a basse QD per vedere cosa succede tra QD1 e QD4, l'intervallo che conta per la maggior parte degli utenti. Qui Intel mostra prestazioni in lettura casuale molto aggressive che sono sorpassate solo da due SSD Samsung NVMe che costano un bel po' di più.
Scrittura casuale
Vediamo lo stesso tipo di risultati nel test in scrittura casuale 4KB. Le prestazioni di picco del 760p non sono speciali. L'unità non cresce molto dopo QD2. Le prestazioni a QD1 sono solo leggermente migliori rispetto alla generazione precedente.
Carico sequenziale misto al 70%
Il 760p migliora rispetto alle prestazioni in lettura sequenziale al 70% del 600p a QD2 di oltre 300 MB/s. I risultati del nostro test dimostrano che la nuova NAND a 64 layer di Intel è decisamente migliore per i carichi misti.
Carico casuale misto al 70%
L'incremento riguarda anche i carichi casuali misti con letture al 70%. In questo test l'unità insegue solo i prodotti Samsung NVMe. Questi risultati dovrebbero tradursi in buone prestazioni reali nel vostro desktop o notebook.
Stato di equilibrio sequenziale
Il nuovo modello è un SSD puramente consumer e il prezzo lo riflette. Alcuni utenti potrebbero voler far funzionare l'unità in un ambiente workstation, ma visto il rating di resistenza relativamente basso lo sconsigliamo.
Stato di equilibrio casuale
Vediamo un miglioramento evidente sia nella costanza prestazionale che nelle prestazioni casuali 4KB nel caso peggiore. Il controller Silicon Motion non soffre più dei picchi elevati che si hanno in seguito al riempimento dell'SLC e il passaggio alla NAND flash TLC.
Consiglieremmo il 760p agli utenti che hanno intenzione di costruire un sistema RAID. Questa serie dovrebbe anche funzionare con la funzionalità vROC di Intel sulle motherboard X299 di un certo livello.
Prestazioni software reali, PCMark 8
Malgrado con tutti i miglioramenti, misuriamo un guadagno moderato nell'uso dei software quotidiani rispetto all'SSD NVMe di precedente generazione di Intel. È molto difficile avere grandi miglioramenti con il sistema operativo ancora altamente ottimizzato per hard disk e SSD SATA.
Bandwidth archiviazione
I miglioramenti spostano l'offerta di SSD NVMe a basso costo di Intel dal fondo a un livello più consono, anche se va detto che altri modelli vanno decisamente meglio. È qui che il prezzo basso entra in gioco, facendoci chiudere un occhio.
Prestazioni avanzate PCMark 8
Il 760p da 512GB è in grado di riprendersi dopo una pesante sessione di scritture. Non tutti gli SSD fanno una transizione così rapida come questa unità. Il Plextor M9Pe è un buon esempio. L'unità ha bisogno di più tempo dei 5 minuti concessi per riprendersi.
Tempo di servizio totale
Il 760p si riprende come gli altri prodotti mainstream. Dopo il ripristino, l'unità ha necessità di metà tempo per completare il carico rispetto alla generazione precedente. Dato che il prezzo non è aumentato tra 600p e 760p la consideriamo una grande vittoria per Intel.
Tempo di occupazione
I test sul tempo di servizio mostrano quanto impiegano i prodotti a completare le operazioni, mentre i risultati sul tempo di occupazione ci dicono quanto a lungo il prodotto è rimasto attivo. Nel grafico vediamo quanto la NAND Intel da 64 layer migliori sulla vecchia a 32 layer rispetto al 600p. Il nuovo modello è in grado di gestire i carichi più pesanti senza crollare. Il 600p sotto pesanti carichi produceva un'esperienza utente non buona, mentre il nuovo SSD corregge quei problemi.
Test reattività BAPCo SYSmark 2014 SE
Nei due test successivi siamo stati in grado di aggiungere più SSD NVMe consumer. Passando dalla memoria planare e quella 3D a 32 layer (48 layer per Samsung) ci sono più prodotti disponibili. I vecchi modelli dovrebbero uscire di scena lasciando campo alle ultime novità.
Il test sulla reattività del sistema è stato fatto su un portatile gaming Lenovo Y700-17 collegato all'alimentazione a muro. Misuriamo il consumo a livello di sistema, ma il nostro focus principale è sul punteggio di reattività. È strano che il 600p abbia raggiunto un miglior risultato della nuova generazione che è finita nella parte bassa del grafico.
Autonomia notebook BAPCo MobileMark 2012.5
Il 760p da 512GB si è comportato molto bene nel nostro notebook gaming Lenovo Y700-17. Questo sistema non è stato progettato per garantire una lunga autonomia, ma l'SSD permette di allungare la durata rispetto all'hard disk preinstallato.