Introduzione
Il 2014 non è ancora finito ma già si è dimostrato un grande anno per i giocatori. Oltre a CPU veloci ed efficienti, a incredibili configurazioni grafiche e maestosi schermi 4K, vediamo sempre più monitor con refresh rate elevati per il gaming, oltre a soluzioni basate sulla tecnologia Nvidia G-Sync.
Con l'aggiunta di nuove capacità è sempre più importante capire quali sono quelle che differenziano un monitor dall'altro. Finora è generalmente accettato che i refresh rate elevati siano l'ingrediente chiave in un monitor in grado di essere all'altezza delle migliori postazioni da gioco. Quando spendete un sacco di soldi per una scheda video non si vuole avere a che fare con V-Sync e 60 Hz. Sarebbe come guidare una Ferrari nel giardino di casa.
Gli schermi in grado di operare a 144 Hz sono abbastanza rari nel mondo dei PC, ma tra questi ecco l'AOC G2460PQU. Molte HDTV hanno un refresh rate di 120 e persino 240 Hz, e molti di voi si saranno domandati come mai non è vera la stessa cosa per i monitor. Per la maggior parte dei giochi sensibili alle prestazioni vorrete uno schermo che può davvero processare un segnale a 144 Hz - che non esiste nel mondo delle televisioni.
AOC G2460PQU |
Se avete letto la recensione del BenQ XL2720Z, le specifiche tecniche di questo schermo vi sembreranno abbastanza familiari. È un peccato che i produttori ancora debbano affidarsi a pannelli TN 6-bit/FRC per lavorare a frequenze superiori ai 60 Hz. Per ora, quella è un'altra costante universalmente accettata.
BenQ XL2720Z |
Il principale ostacolo nello spostare pixel a un alto tasso di velocità è il bandwidth. Un pannello TN ha vita molto più semplice nel gestire refresh rate a 120 o 144 Hz perché la sua domanda di calcolo è molto più bassa di un display IPS a 8 bit. Abbiamo visto abbastanza soluzioni per dire che la qualità dell'immagine non è notevolmente influenzata dalla profondità di bit minore. La Frame Rate Conversion continua a essere un mezzo efficace per rendere colori a 8 bit con un pannello LCD nativo a 6 bit.
Tipo di pannello | TN Film |
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Retroilluminazione | W-LED, edge array |
Dimensione schermo | 24 pollici |
Risoluzione massima | 1920x1080 |
Refresh Rate max | 144 Hz |
Aspect Ratio | 16:9 |
Definizione colore nativa | 8-bit (6-bit w/FRC) |
Gamut nativa | sRGB |
Tempo di risposta (GTG) | 1 ms |
Luminosità | 350 cd/m2 |
Speaker | 2 x 2 W |
VGA | 1 |
DVI | 1 |
DisplayPort 1.2 | 1 |
HDMI 1.4 | 1 |
Audio In, 3.5 mm | 1 |
Cuffie | 1 |
USB v2.0 | 1 su, 4 giù |
Lettore schede multimediale | - |
Dimensioni pannello W x H x D | 566 x 394 x 244 mm |
Spessore pannello | 51 mm |
Larghezza cornice | 15-25 mm |
Peso | 6.3 kg |
Garanzia | 3 anni |
Il confronto con i monitor a 144 Hz di Asus e BenQ è inevitabile, le specifiche sono quasi identiche. C'è però una caratteristica che l'AOC non offre, stiamo parlando della riduzione del motion blur. Abbiamo parlato in modo abbastanza approfondito della Blur Reduction di BenQ, che agisce sulla retroilluminazione tra i frame e può aiutare a ridurre o eleminare il motion blur alle spese della luminosità. L'Asus VG248QE fa la stessa cosa se lo connettete a una scheda video compatibile con Nvidia LightBoost.
Il monitor di AOC, tuttavia, non offre una capacità comparabile. È un problema? Approfondiremo nelle prossime pagine le impostazioni, dove troverete i test su risposta e lag. A parte quell'unica omissione, le specifiche del G2460PQU suggeriscono che è uno schermo ben progettato, ma come sempre a parlare saranno i test.