Surface Laptop 3 | Recensione del modello da 15 pollici

Il Microsoft Surface Laptop 3, nella suavariante da 15 pollici, si presenta come un ottimo notebook per la gestione delle routine quotidiane.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il Microsoft Surface Laptop 3, nella sua variante da 15 pollici, catturò la nostra attenzione fin dalla sua presentazione nell’autunno 2019. Abbandono dell’alcantara a favore di un design maggiormente tradizionale, configurazioni basate su AMD Ryzen (per i privati) o processori Intel di decima generazione (per le aziende) e un schermo da 15 pollici con aspect ratio da 3:2 furono i fattori che maggiormente ci incuriosirono in questo laptop. Avuta finalmente l’opportunità di testare per qualche settimana la versione dotata di Intel i7, possiamo finalmente formulare una valutazione su quello che, almeno all’apparenza, pareva essere un prodotto davvero interessante.

Design

Indubbiamente il design del Microsoft Surface Laptop 3 è l’elemento che ci ha convinto maggiormente. Scocche in alluminio, costruzione impeccabile, materiali solidi e cerniere che offrono la giusta resistenza, senza presentare scricchiolii fastidiosi, sono solo i primi elementi che saltano all’occhio una volta aperta la scatola del laptop. Una volta preso in mano il portatile ci si stupisce subito della sua leggerezza e del suo, irrisorio, spessore. 1,5kg per 1,4cm di spessore non sono misure che si possono trovare comunemente sui laptop che accolgono 15 pollici di schermo ma l’ottimizzazione degli spazi pubblicizzata da Microsoft sorprende fin dai primi istanti in compagnia del computer.

Ruotando il portatile fra le mani, però, si iniziano a comprendere le soluzioni ideate per raggiungere un risultato del genere. Innanzitutto il Microsoft Surface Laptop 3 ha solo tre porte a disposizione sul lato sinistro (una USB Type A, una Type C e un jack da 3.5mm), mentre sul lato destro troviamo l’alloggiamento magnetico per l’alimentatore proprietario della serie Surface. In merito a quest’ultimo possiamo affermare fin da subito che la soluzione scelta da Microsoft ci è sembrata molto intelligente, in quanto il laptop può essere ricaricato sia attraverso la porta in stile MagSafe, usando quindi l’alimentatore proprietario che permette una ricarica totale in un paio di ore, che attraverso la porta USB Type C, utilizzando un alimentatore che eroghi la giusta potenza. Un piccolo accorgimento che potrebbe fare la differenza in viaggio quando, magari, si ha la necessità di ottimizzare gli spazi optando per un alimentatore unico per ricaricare i differenti device.

Ritornando un attimo sulle porte a disposizione del Surface Laptop 3, si comprende subito che l’ottimizzazione degli spazi e data anche da un hardware limitato e non invasivo in termini di spazio. Se da un lato ne si guadagna notevolmente in leggerezza, dall’altro versante si fa sentire la mancanza di un lettore integrato di schede SD e, magari, di una porta USB Type C aggiuntiva o, perlomeno, compatibile con la tecnologia Thunderbolt 3. Resta comunque indubbio che siano disponibili porte a sufficienza per sodisfare le funzioni più comuni dell’utenza ma in rapporto al prezzo di listino, qualche accorgimento maggiore su questo versante avrebbe sicuramente fatto piacere.

Il pannello si può aprire utilizzano una sola mano, fattore che unito al design minimale del Surface Laptop 3 ci ha riportato subito alla mente i Macbook di Apple. Una sensazione di deja-vu che si è fatta più presente una volta che il portatile si trovava aperto di fronte a noi. Sobrio ed elegante con una gestione degli spazi interni che si fa apprezzare sempre di più con l’utilizzo quotidiano. Il trackpad, difatti, sembra fin troppo piccolo rispetto alle superfici laterali atte ad accogliere i polsi ma, una volta che ci si ritrova a scriverci quotidianamente, si realizza quanto tutto sia spaziato in maniera corretta per garantire una postura comoda e che permetta alle mani di raggiungere agilmente ogni tasto senza compiere eccessivi movimenti con i polsi.

Tastiera, Trackpad e Speaker Omnisonic

La tastiera è indubbiamente uno degli elementi che ci è piaciuto di più e, per quanto siamo a conoscenza della soggettività dell’argomento, non possiamo che elogiarne la silenziosità, la corsa dei tasti non eccessivamente alta, una spaziatura e una resistenza alla pressione ben bilanciata. Tutti elementi che rendono le operazioni di scrittura, in compagnia del Surface laptop 3, sempre piacevoli e mai stancanti per le mani. Molto efficace, infine, l’automatizzazione della retroilluminazione dei tasti che si è rivelata sempre precisa, reattiva e in grado di decidere il giusto livello di luminosità basandosi sull’attuale illuminazione dell’ambiente. Ottimo anche il trackpad che, pur non presentando le generose dimensioni proposte da alcuni competitor, risulta ben posizionato all’interno della scocca, permettendone un raggiungimento agevole in ogni condizione. Abbiamo apprezzato l’elevata sensibilità del trackpad, ottimo per chi utilizza spesso le varie gesture per velocizzare l’esecuzione delle operazioni, ma abbiamo apprezzato poco la, quasi, eccessiva corsa del click che ci ha riportato subito alla mente la farraginosità dei trackpad del passato. Un dettaglio comunque molto soggettivo e che varia da utente a utente ma ci sembrava comunque utile segnalarvelo.

Il comparto audio, dotato degli altoparlanti Omnisonic tanto sponsorizzati da Microsoft, è situato, come da tradizione, sotto la tastiera. Una soluzione che evita antiestetiche griglie, fessure o fori e riesce comunque a inviare il segnale sonoro direttamente verso l’utente. In termini di volume, ed equalizzazione naturale degli speaker, ci è sembrato tutto molto bilanciato e con un volume di uscita più che soddisfacente. Non siamo di fronte all’elevato volume di uscita presente in alcuni portatili high end ma indubbiamente il Surface Laptop 3 riesce a soddisfare quell’utenza in cerca di un volume generoso e di una resa sonora in grado di non mostrare mai il fianco verso un eccessiva presenza di basse, o medie, frequenze. Gli altoparlanti Omnisonic si sono comportati molto bene con i generi maggiormente mainstream e con la musica classica, mentre hanno richiesto una ritoccata all’equalizzazione per godere al meglio dei generi con frequenze medio-basse più preponderanti. Nessun appunto da muovere per quanto riguarda l’audio nei video, sempre pulito, cristallino e ben bilanciato.

Schermo

Il punto di forza maggiore del Surface Laptop 3 è indubbiamente il suo ampio schermo da 15 pollici con aspect ratio da 3:2. Un pannello IPS prodotto da Sharp, pre calibrato da Microsoft, con una risoluzione d1 2469X1664 pixel e una densità i 20ppi. Un display dalle dimensioni indubbiamente generose e che presenta una fedele riproduzione dei colori e un rapporto di contrasto che permette un’ottima lettura dello schermo anche quando esposto a forti fonti di luminosità. Lo schermo è touch, come da tradizione per la linea Surface, ed è compatibile con i vari modelli di Surface Pen anche se l’impossibilità di rimuovere il display, o perlomeno di inclinarlo fino ad allinearlo con le superfici di appoggio, rende questa feature un semplice esercizio di stile utile solo per apporre qualche firma digitale in maniera rapida e agevole. Ottimo infine il supporto all’HDR, anche se la gestione automatica proposta da Windows 10 non si è rivelata sempre precisa nell’attivazione.

Nell’utilizzo quotidiano il display del microsoft Surface Laptop 3 ci ha restituito impressioni molto positive. Leggibile in ogni contesto, ben definito e con una resa dei colori naturale e mai eccessivamente satura. Uno schermo che sembra votato a chi lavora nel settore grafico ma che , purtroppo, non è affiancato da una macchina in grado di permettere operazioni eccessivamente complesse in quel fronte. Le cornici dello schermo, invece, le abbiamo trovate eccessivamente ingombranti e, per quanto comprendiamo che un aspect ratio da 3:2 le possa richiedere, sono l’unico elemento che stona in un prodotto dal design così minimale e ricercato. Discordanti, infine, le impressioni restituiteci dai sensori, e dalla telecamera, posti nella cornice superiore. La telecamera da 720p utilizzata da Microsoft compie il canonico “compitino” non offrendo niente di più di uno strumento atto a garantire delle videochiamate con la giusta definizione d’immagine. Il sensore della luminosità ci è sembrato particolarmente “confuso” quando il nostro portatile era esposto all’illuminazione naturale, continuando a regolare la luminosità dello schermo senza mai stabilizzarsi in un determinato valore. Allo stesso modo abbiamo trovato poco precisa la gestione dell’illuminazione “notturna” (atta a ingiallire le tonalità dello schermo per non affaticare la vista) che seppur programmata correttamente nelle impostazioni di Windows 10, tendeva ad attivarsi e disattivarsi in libertà. Funzionale e pratico, infine, il riconoscimento del volto che nello stesso istante in cui aprivamo il laptop riconosceva il nostro viso, anche quando non perfettamente centrato con la telecamera, sbloccando istantaneamente il laptop.

Prestazioni

Prima di affrontare il delicato argomento delle prestazioni del Surface Laptop 3, è giusto specificare che l’unità in nostro possesso era dotata di questa configurazione:

  • Processore intel Core i7 di decima generazione, 4 core a 1.1/3.9 GHz
  • Scheda Grafica Intel iris Plus Graphics G7
  • 16 GB di RAM DDR4-2400 Saldati alla macchina
  • SSD Toshiba da 256 GB

Un portatile, quindi, in grado di garantire prestazioni più che soddisfacenti per compiere le classiche routine quotidiane ma ben lontano dal potersi definire una macchina pensata per il gaming, il video editing o il foto ritocco di alto livello. Per quanto sia possibile perpetrare operazioni anche complesse con Photoshop, o cimentarsi in video edit con filmati in 4K, ci si scontra costantemente con tempistiche di risposta molto dilatate e rendering dalla durata gargantuesca. Per il gaming, invece, non c’è nulla da fare, a parte qualche titolo più datato che si può fruire a 1080p e 30fps, la quasi totalità delle produzioni odierne non viene supportata in maniera godibile dal Microsoft Surface Laptop 3.

Anche se la scheda tecnica suggerisce prestazioni, lievemente, più performanti, Microsoft ha voluto ottimizzare il proprio laptop concentrandosi su due elementi ben precisi: l’autonomia e la gestione del TDP (Thermal Design Power) realizzando un portatile che, oltre a mostrare un consumo energetico che si adatta in base all’utilizzo del proprietario, non raggiunge mai temperature eccessivamente elevate presentandosi, nell’utilizzo di tuti i giorni, con uno chassis costantemente freddo e gestendo costantemente l’utilizzo delle frequenze della CPU per ottenere questo risultato. In termini di autonomia troviamo una batteria da 45Wh che, pur non sembrando sufficiente per un laptop di queste dimensioni, garantisce delle tempistiche davvero interessanti. Il Surface Laptop 3, infatti, ci ha abbandonato quasi sempre dopo 8 ore di utilizzo misto, dove alternavamo lavori con la suite di excel, video in streaming e navigazione web con parecchi tab aperti consecutivamente. Un risultato più che buono che, però, si è ridotto drasticamente nel momento in cui ci siamo cimentati con editing in 4K, foto-ritocco o esperimenti di gaming. In questi casi specifici in, circa, due ore il Surface Laptop 3 ci stava già chiedendo a gran voce di essere caricato. In definitiva ci troviamo di fronte a un computer in grado di offrire un’ottima autonomia se si sottostà alla tipologia di utilizzi per cui è stato concepito e alle diverse funzionalità introdotte per gestire al meglio i consumi durante la giornata.

Surface Laptop 3... quanto mi costi?

Il Surface Laptop 3 non è, decisamente, un portatile economico. Con un prezzo di listino che parte da 1699,00€ (in offerta a 1399,00€ in questi giorni) e raggiunge le vertiginose vette dei 2949.00€, il 15 pollici di Microsoft entra a pieno diritto in quella nicchia di prodotti dove, normalmente, si posizionano i vari modelli di Macbook Pro e i laptop dedicati a utilizzi ben precisi. Una nicchia che Microsoft pare ben lieta di voler occupare, offrendo un prodotto che ricorda fortemente la filosofia di Apple sia in termini costruttivi che in quelli prestazionali. Bisogna però tenere in considerazione un’importante fattore: Apple ha sempre avuto il punto di forza del SO legato a doppio filo a un hardware proprietario, elemento che manca a Windows 10 e, soprattutto, al Surface Laptop 3. Resta comunque indubbio che ci troviamo di fronte a un laptop costruito in maniera certosina, affidabile, bilanciato in tutte le sue funzionalità e indirizzato a una tipologia di utenti alla ricerca di una macchina che li accompagni nell’arco di tutta la giornata, permettendogli di compiere le differenti routine quotidiane in totale tranquillità.

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