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L'anno successivo il Giappone incrementò la sua presenza nella TOP500 con l'SR2201 / 1024. Questo supercomputer era costruito da Hitachi per l'Università di Tokyo. Questo nuovo sistema sorpassava il Numerical Wind Tunnel di Fujitsu, dando al Giappone i primi due posti della TOP500 e facendo scivolare gli Stati Uniti al terzo.
A differenza del Numerical Wind Tunnel, questo sistema tornava ai processori scalari e usava CPU HARP-1E basate su architettura PA-RISC 1.1. L'SR2201 / 1024 conteneva un totale di 1024 di queste CPU con una frequenza di 150 MHz, ognuna teoricamente in grado di offrire 300 MFlops di potenza di calcolo, dando all'SR2201 / 1024 una potenza teorica complessiva di 300 GFlops. L'HARP-1E introduceva anche un meccanismo chiamato Pseudo Vector Processing per precaricare i dati direttamente nei registri della CPU senza passare per la cache. Grazie a questa caratteristica, tra le altre cose, le prestazioni dell'SR2201 / 1024 erano eccezionali per il suo tempo. Sotto LINPACK raggiunse i 232,4 GFlops, il 72% della sua potenza teorica.