Non servono apparecchiature costosissime per costruire un vero e proprio super computer e questo è stato dimostrato anche da alcuni studenti della Southern Methodist University di Dallas, che hanno collegato insieme 16 moduli NVIDIA Jetson Nano per dare vita a un cluster per il calcolo in miniatura.
L’opera è stata realizzata da zero in quattro mesi da due studenti, i quali hanno anche creato manualmente il case in acrilico, nonché più di 60 cavi e gli alimentatori, consentendo loro anche di fare esperienza inerente allo spellamento di fili, il collegamento tra più reti e il taglio laser.
Eric Godat, responsabile del team per la ricerca e data science nell'organizzazione IT interna della SMU, ha affermato:
Abbiamo iniziato questo progetto per mostrare i dettagli di un cluster di computer. Il nostro Nvidia DGX SuperPOD è stato appena inaugurato nel campus, quindi non abbiamo bisogno che questo piccolo supercomputer diventi un vero e proprio ambiente di calcolo. Tuttavia, il mini-cluster è uno strumento didattico efficace per capire come funzionano davvero queste cose: consente agli studenti di sperimentare lo stripping dei cavi, la gestione di un file system parallelo e l'implementazione del software del cluster.
Dal punto di vista delle specifiche, ricordiamo che Jetson Nano, che potemmo definire una sorta di Raspberry Pi adibito a compiti di machine learning e AI, è equipaggiato con una CPU ARM quad core a 64 bit e una GPU NVIDIA Maxwell a 128 core, accompagnate da 4GB di RAM e porte USB, Ethernet, HDMI e slot M.2. L’hardware consente di eseguire Ubuntu e dispone anche di un header GPIO da 40 pin, utile per il collegamento di dispositivi esterni.
Il piccolo super computer basato su NVIDIA Jetson sarà esposto alla SC22 Supercomputing Conference a Dallas, evento che si terrà dal 13 al 18 novembre.