Nel tardo 1999, Nvidia presentò la GeForce 256. Fu la prima scheda video a integrare ciò che Nvidia definì "GPU", ma la novità maggiore riguardò il supporto hardware al T&L (transform and lighting).
Questa tecnologia, già usata in OpenGL e 3D professionale, permise di svolgere calcoli T&L con la scheda video anziché la CPU. Il miglioramento prestazionale, in alcuni casi, era considerevole, poiché la scheda video era quattro volte più potente delle CPU di fascia alta dell'epoca (15 milioni di triangoli per la GeForce contro i 4 milioni di un Pentium III a 550 MHz).
La scheda era basata su un'architettura differente dalla TNT2. Anziché due pipeline di rendering, ognuna con un'unità texture, c'erano quattro pipeline con un'unità texture, il che dava alla GeForce più potenza di rendering a una frequenza di clock inferiore. All'epoca era all'incirca il 50% più veloce.
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Per la GeForce 256 Nvidia passò direttamente dall'NV6 all'NV10 e la nomenclatura dei modelli successivi crebbe a passi di cinque, con varianti per la fascia bassa e alta. Inoltre, la GeForce 256 fu la prima soluzione di Nvidia a gestire l'accelerazione MPEG2, ma solo parzialmente (Motion Compensation). Si trattò anche della prima scheda video consumer con un connettore DVI (tramite un chip esterno).