Dopo anni di attesa il 2017 si può senz'altro definire "l'anno della svolta". AMD si è presentata sul mercato una nuova architettura chiamata Zen (4,8 miliardi di transistor, 14 nanometri), realizzata da zero. Pensata per competere con i processori Intel mainstream (Core i3, i5 e i7), offre in ambito desktop fino a 8 core e 16 thread.
È un'architettura con tante novità, alla base anche delle soluzioni server (EPYC) e mobile. Per questo motivo richiede anche una nuova piattaforma chiamata AM4. Sono tre le serie di questa nuova famiglia: Ryzen 7 a 8 core / 16 thread, Ryzen 5 a 6 o 4 core e 12 o 8 thread e Ryzen 3 a 4 core / 8 thread.
Nel complesso l'offerta è competitiva con quella di Intel, grazie a un incremento dell'IPC del 52% rispetto a Steamroller, al maggior numero di core e ai prezzi piuttosto contenuti, cosa che ne assicura un buon posizionamento (a seconda del modello) sia per chi cerca un processore per un computer da gioco sia per chi vuole un chip tuttofare.
Il debutto processori Ryzen non è stato esente da intoppi legati al gaming, specie in Full HD. Problemi prestazionali figli della nuova architettura e della mancanza di ottimizzazioni nei giochi presenti sul mercato. AMD si è impegnata nei mesi successivi, lavorando sia su nuovi BIOS che hanno migliorato prestazioni e compatibilità con le memorie DDR4, che aiutando gli sviluppatori a sistemare i titoli con qualche problema di troppo.
Problemi di gioventù a parte, Ryzen ha segnato il ritorno in grande stile dell'azienda sulla scena dei processori. Bentornata concorrenza!
Ryzen Threadripper
Non solo Ryzen, il 2017 è stato per AMD l'anno del riscatto a tutto tondo. L'azienda ha deciso di attaccare Intel anche nel settore High-End DeskTop (HEDT) con una seconda piattaforma. La serie di CPU Ryzen Threadripper è, al momento, disponibile in tre modelli chiamati Ryzen Threadripper 1950X, 1920X e 1900X.
Questi processori non sono compatibili con l'interfaccia AM4, bensì con le schede madre X399 con socket TR4. Ryzen Threadripper 1950X conta ben 16 core e 32 thread, Ryzen Threadripper 1920X ha 12 core e 24 thread e Ryzen Threadripper 1900X si ferma a 8 core e 8 thread.
Si tratta di processori capaci di assicurare prestazioni molto alte con carichi che sfruttano quanti più thread possibili e per questo si rivolgono principalmente a un pubblico di professionisti dell'editing video, del rendering e del calcolo scientifico. Si possono usare anche per giocare e AMD ha previsto delle modalità di funzionamento per avere le migliori prestazioni - potete approfondire qui.
Dato che Threadripper nasce come derivato delle CPU server EPYC (anch'esse al debutto nel 2017), questi processori integrano quattro die Zeppelin separati, connessi tramite Infinity Fabric, e quattro CCX (4 core Zen) all'interno di ogni die. Questo crea un Multi-Chip Module (MCM) a 32 core. Threadripper però è "solo" un processore con al massimo 16 core.
Per creare questa configurazione AMD ha adottato due die "falsi", i quali sono riempitivi non funzionanti che assicurano l'integrità strutturale dell'heatspreader e un accoppiamento coerente con i pin del socket. Per creare i modelli minori 1920X e 1900X AMD spegne poi i core a coppie simmetriche.
Ryzen Threadripper è una serie competitiva con le proposte Intel Core i7 e Core i9, in quanto i prezzi non superano i 1000 euro (1950X), mentre Intel chiede un somma simile per il modello con 10 core (fino a 2000 euro per il top di gamma con 18 core), che pur essendo molto veloce manifesta qualche problemino sotto carico sul fronte delle temperature e dei consumi.
Raven Ridge su mobile
Il 2017 di AMD ha visto un ultimo guizzo in ambito mobile e più precisamente con le APU Raven Ridge, nome in codice che definisce i processori con grafica integrata basati sui core x86 Zen e GPU Vega.
Destinate ai prodotti 2 in 1, i convertibili e i notebook ultrasottili, queste soluzioni prendono le sembianze di Ryzen 7 2700U e Ryzen 5 2500U, due prodotti caratterizzati da un TDP configurabile di 15 watt.
Specifiche tecniche alla mano, siamo di fronte a processori quad-core con SMT attivo, quindi capaci di offrire 8 thread. Il supporto di memoria è dual-channel DDR4-2400. Il modello Ryzen 7 2700U ha una frequenza base di 2,2 GHz e può arrivare a 3,8 GHz, mentre la GPU con 10 Compute Unit ha una frequenza di punta di 1300 MHz.
Non mancano 6 MB di cache complessivi (4 MB di cache L3 condivisi e 512 KB di cache L2 per core), mentre il TDP è 15 watt. Ryzen 5 2500U parte da 2 GHz e arriva a 3,6 GHz per quanto riguarda i core Zen, mentre le 8 Compute Unit raggiungono 1100 MHz. Il resto delle specifiche è lo stesso. Ulteriori dettagli a questo indirizzo.