Dopo i Phenom fu la volta dei Phenom II. Per l'occasione AMD passò ai 45 nanometri, abbassando consumi e alzando le frequenze. L'azienda presentò inizialmente versioni compatibili con il socket AM2+, nel dicembre 2008. Poi arrivarono le proposte AM3 con supporto DDR3 nel febbraio 2009.
La famiglia Phenom II contava diverse serie: i processori a sei core Phenom II X6 Thuban, i Phenom II X4 quad core Deneb e Zosma, i triple-core Phenom II X3 Heka e i Phenom II X2 dual core Callisto.
Di particolare interesse le soluzioni Phenom II X4 con architettura Zosma, che erano dei processori a sei core con due unità disabilitate. In alcuni casi era possibile sbloccarle.
AMD Phenom | AMD Phenom II | |
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Core | Agena / Toliman | Deneb |
Processo produttivo | 65 nm | 45 nm |
Clock massimo | 2,6 GHz | +3 GHz |
L1 Cache | 64 + 64 KB | 64 + 64 KB |
L2 Cache | 512 KB | 512 KB |
L3 Cache | 2 MB | 6 MB |
TDP | 140 W | 125 W |
Supporto 64-bit | x86-64 | x86-64 |
Multimedia | MMX 3DNow! SSE SSE2 SSE3 SSE 4a | MMX 3DNow! SSE SSE2 SSE3 SSE 4a |
Risparmio energetico | Cool'n'Quiet | Cool'n'Quiet 3.0 |
AMD FX
I processori FX non permisero mai ad AMD di competere con Intel nella fascia alta. Svelati nel 2011 e basati sull'architettura Bulldozer, si presentarono con la serie FX-x1x0, dove la posto della "x" ci poteva essere un quattro, un sei o un otto, come il numero di core (quattro, tre e due moduli Bulldozer).
Le soluzioni desktop, nome in codice Zambezi, erano prodotte a 32 nanometri e composte da circa 2 miliardi di transistor. Il die aveva una dimensione pari a 315 mm². I processori erano compatibili solo con il socket AM3+.
In seguito, sul finire del 2012, fu la volta delle soluzioni FX-x3x0, basate su architettura Piledriver (Vishera, 32 nm), miglioramento di Bulldozer - le prestazioni per core e IPC di Piledriver fecero segnare un +15% rispetto all'architettura Bulldozer. Aumentavano anche le frequenze dei processori, che rimanevano a moduli.
Anche queste CPU non permisero ad AMD di competere con Intel nella fascia alta, ma con prezzi piuttosto bassi le consentirono di "galleggiare" fino all'arrivo al 2017 e alle CPU Ryzen. Da non dimenticare che AMD presentò altre due revisioni dell'architettura chiamate Steamroller ed Excavator, che però non entrarono nella serie FX ma solo sulle APU e alcuni modelli di Athlon.
Un breve excursus sulle "APU"
Nel 2006 AMD annunciò l'intenzione di creare CPU con grafica integrata su un singolo die, mentre in passato la GPU integrata stava nel chipset sulla scheda madre. All'epoca era un passo importante e richiedeva enormi capacità, che l'azienda ottenne acquisendo il progettista di chip grafici canadese ATI Technologies.
I primi frutti concreti di quell'operazione arrivarono solo quattro anni più tardi con il progetto Llano. Da allora AMD ha generalmente avuto CPU con una grafica integrata migliore di quella di Intel, ma non ha mai ottenuto il successo sperato. Forse solo oggi, otto anni più tardi, possiamo che quella visione è arrivata a compimento. Le soluzioni Raven Ridge (Zen+Vega) sono molto convicenti, ma ne parleremo nelle prossime pagine.