Dalle valvole...

Un viaggio alla scoperta dei computer, dai primi calcolatori elettronici ai moderni PC.

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a cura di Tom's Hardware

Dalle valvole...

Da UNIVAC agli ultimi PC desktop, l'evoluzione dei computer ha compiuto passi molti rapidi. Come abbiamo detto i primi computer si affidavano alle valvole, ma presto arrivarono i transistor.

Qualsiasi computer digitale moderno è in gran parte una collezione d'interruttori elettronici. Questi sono usati per rappresentare e controllare l'indirizzamento dei dati chiamati bit (binary digit). Un efficiente sistema d'interruttori elettronici (switch) è infatti imprescindibile, per la natura stessa dell'informazione binaria (on e off, 1 e 0) e dell'indirizzamento dei segnali. Le valvole funzionavano bene, ma i problemi non mancavano. The three main components of a basic triode vacuum tube.

Le valvole usate nei primi computer erano chiamate triodi, ed erano stati inventate da Lee De Forest nel 1906. Consistevano di un catodo e una piastra, separati da una griglia di controllo; il tutto era racchiuso in un tubo di vetro sottovuoto, come accade per esempio con le lampadine.

Un filamento rovente riscaldava il catodo, che così emetteva elettroni, a loro volta attratti dalla piastra. La griglia di controllo centrale aveva la funzione di controllare il flusso di elettroni: con una carica negativa il passaggio verso la piastra era bloccato, mentre con una carica positiva c'era "semaforo verde". Controllando la carica della griglia si poteva quindi controllare lo stato on/off della piastra. Del tutto simile a quello che accade con un transistor.

Sfortunatamente i tubi erano switch inefficienti. Consumavano una grande quantità di energia elettrica e sprigionavano un'enorme calore – un problema molto rilevante nei primi sistemi: il riscaldamento in effetti rendeva i tubi instabili e nei sistemi più grandi se ne bruciava uno ogni due ore circa.

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