...ai transistor
L'invenzione del transistor è probabilmente una delle pietre miliari più importanti nella storia dei computer e dell'elettronica in generale. Fu inventato nel 1947 e annunciato nel 1948 dagli ingegneri John Bardeen e Walter Brattain del Bell Laboratory. William Shockley ha inventato il transistor a giunzione pochi mesi dopo e tutti e tre hanno condiviso l'onorificenza del Nobel per la Fisica del 1956.
I transistor sono sostanzialmente l'equivalente della valvola triode basata su semiconduttori, ma rispetto ai tubi è molto più stabile. I transistor erano anche molto piccoli e consumavano molto poco, quindi un computer realizzato con questi nuovi gingilli era anche molto più piccolo, veloce e più efficiente.
La conversione da tubi a transistor fu il primo passo di una tendenza a fare le cose sempre più in piccolo – la miniaturizzazione – che continua ancora oggi. Oggi un netbook, o persino un tablet alimentato a batteria, è più potente di computer che solo pochi decenni fa occupavano intere stanze e consumavano tanta energia quanto un piccolo paese.
MOSFET - Clicca per ingrandire
Nel corso degli anni sono stati molti i progetti per i transistor, ma nei computer moderni sono usati normalmente le soluzioni Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistors (MOSFET). I MOSFET sono fatti di strati di materiali depositati su un substrato di silicio. Alcuni strati contengono silicio con determinate impurità aggiunte in un processo chiamato dopaggio o bombardamento ionico, laddove altri strati includono diossido di silicio (che agisce come isolante), polisilicio (che agisce come elettrodo); si usa infine del metallo come "fili" per collegare il transistor ad altri componenti.
A seconda della composizione e della collocazione nel sistema il silicio può isolare l'elettricità oppure trasportarla, e per questo è stato chiamato semiconduttore.