L'Unione Europea ha riconosciuto un finanziamento di 2 milioni di euro a Andrea Camposeo, ricercatore dell'Istituto nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CnrNano) di Lecce, per il suo lavoro sulla stampa 4D. Vale a dire stampa 3D di oggetti che possono modificare le proprie caratteristiche nel tempo, aggiungendo così una quarta dimensione. La proposta di Camposeo si è imposta su oltre 2.000 concorrenti presentate allo European Research Council; solo 302 sono state accettate, e 13 di queste sono in Italia.
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Si tratta di un campo di ricerca relativamente nuovo, per non dire pioneristico, nel quale Camposeo si è distinto arrivando a ottenere "uno dei super-finanziamenti ERC Grant, con cui la UE promuove i migliori e più creativi ricercatori e le loro proposte di ricerca di frontiera", come spiega la nota stampa del CNR. I fondi sono destinati alla realizzazione di "componenti tridimensionali capaci di adattarsi all'ambiente".
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Il progetto risponde al nome di xPRINT e "vede anche coinvolti l'Università del Salento e Technion in Israele". Durerà cinque anni e punta a "sviluppare innovativi metodi di stampa in 4 dimensioni, ossia di oggetti tridimensionali con proprietà che cambiano nel tempo".
"Gli oggetti prodotti attraverso la stampa 3D sono oggi essenzialmente statici e non hanno la capacità di mutare la loro struttura o le loro proprietà nel tempo", spiega Camposeo, "non reagiscono, ad esempio, a stimoli luminosi o chimici dell'ambiente circostante. […] L'obiettivo finale è impiegare tali componenti per sviluppare nuovi sistemi di calcolo".
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