Confronti e benchmark

Il Samsung 960 Pro si candida a essere l'SSD M.2 PCIe più veloce sul mercato. Ecco la nostra prova.

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a cura di Tom's Hardware

Prodotti a confronto

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Non c'è un SSD consumer e prosumer confrontabile con il 960 Pro da 2 TB. Il prodotto che più gli si avvicina è della linea datacenter di Intel, dove troviamo le soluzioni DC P3500/P3600/P3700 da 2 TB. Gli SSD datacenter di Intel sono i genitori dell'SSD 750 da 1,2 TB, un prodotto a cui non è mai seguito un modello più capiente.

Quando il 960 Pro sarà maggiormente disponibile potremo confrontarlo con soluzioni da 512 GB e 1 TB. Per questa recensione abbiamo inserito quanto di meglio può offrire il mercato: Intel SSD 750 da 1,2 TB, OCZ RD400 da 1 TB e Samsung SM961 da 1 TB, insieme al Patriot Hellfire M.2 da 480 GB e al Samsung 950 Pro da 512 GB. Tutti i prodotti usano memoria NAND multi-level cell (MLC).

Prestazioni in lettura sequenziale

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Per quanto concerne le prestazioni in lettura sequenziale 128K l'unico vero concorrente è l'SM961 da 1 TB, SSD destinato agli OEM di Samsung. Entrambi i prodotti, insieme al PM961 con memoria V-NAND TLC, dovrebbero veder salire leggermente le proprie prestazioni con Driver 2.0.

Con una queue depth di 1, l'SSD 950 Pro da 512 GB completa il trio di prodotti Samsung in cima al grafico.

Prestazioni in scrittura sequenziale

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Questa recensione sembra uno scontro in casa Samsung, quindi potete capire perché l'azienda può stabilire il prezzo che più l'aggrada per le proprie soluzioni. Il 960 Pro da 2 TB alza l'asticella delle prestazioni in scrittura sequenziale. Il grafico mostra tutto ciò che dovete vedere. Se ignoriamo l'SM961 per un momento il 960 Pro supera il 950 Pro di oltre 400 MB/s a QD2.

Prestazioni in lettura casuale

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Alle queue depth più basse, uno scenario più vicino all'uso consumer e prosumer, il 960 Pro non offre molte prestazioni in più rispetto all'attuale 950 Pro durante un carico di lettura casuale. C'è un leggero incremento prestazionale ma non tale da avere importanza. Samsung domina in tre dei quattro test e le altre aziende non riescono a tenere il passo.

Prestazioni in scrittura casuale

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Nel test sulle scritture casuali Samsung non riesce a superare tutti gli altri prodotti, ma le sue unità non sono molto distanti dalle proposte di Intel e OCZ.

Carico sequenziale misto all'80%

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Samsung è riuscita ad aumentare le prestazioni del 960 Pro con carichi sequenziali misti a basse queue depth, ma ancora una volta la differenza con il 950 Pro è minima.

Carico casuale misto all'80%

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I carichi misti ci restituiscono una migliore comprensione delle prestazioni reali. I prodotti Samsung potrebbero non garantire le prestazioni in scrittura casuale più alte ma non hanno rivali nei carichi misti. Sorprendentemente l'SSD 750 di Intel insegue gli altri prodotti in questo test benché offra le prestazioni in scrittura casuale più alte.

Stato di equilibrio sequenziale

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Non possiamo dare molto valore al test sequenziale in stato di equilibrio perché il 960 Pro ha una capacità doppia rispetto al prodotto più vicino nel grafico. Abbiamo riscontrato che la capacità gioca un ruolo grande nelle prestazioni. La recensione del Crucial MX300 ci ha mostrato come due stessi prodotti con le stesse prestazioni indicate si comportino in modo diverso in condizioni di equilibrio.

Stato di equilibrio casuale

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Il Samsung 960 Pro si avvicina a triplicare le prestazioni in scrittura casuale 4K in stato di equilibrio rispetto al 950 Pro da 512 GB. L'SM961 con lo stesso controller Polaris ci ha restituito una schermata blu in Windows 8.1 Pro con RAID attivo entro 30 secondi dall'avvio. L'OCZ RD400 ha simili problemi di compatibilità.

PCMark 8, prestazioni con software reale

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Non dovrebbe sorprendere nessuno che il 960 Pro da 2 TB sia l'SSD consumer più veloce sul mercato. Con 2 TB rientra in una classe speciale di prodotti NVMe. Potrebbe trattarsi dell'SSD più veloce in assoluto, ma non lo mettiamo a confronto con i prodotti enterprise. Ci sono alcuni SSD enterprise più capienti ma non nel form factor M.2 e i loro prezzi beh... è meglio che non ne parliamo.

Bandwidth archiviazione

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Samsung ha fatto delle modifiche al firmware di Polaris rispetto alla prova dell'SM961. Dopo la nostra recensione Samsung ha distribuito un aggiornamento firmware che riduce il throttling termico durante l'attività di lettura dati. Ciò spiega perché l'SM961 è dietro al 950 Pro nel test Storage di PCMark 8, ma il problema emerge solo durante test estesi che superano la durata dei normali carichi di lavoro. Il 960 Pro e l'SM961 con il firmware più recente hanno risolto il problema del throttling.

PCMark 8, prestazioni con carichi avanzati

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Dato che il 960 Pro è rivolto soprattutto a utenti workstation che usano software professionali, volgiamo la nostra attenzione allo stato di equilibrio del test. Ci concentriamo sugli stati di recupero con i prodotti entry-level, e se avete intenzione di usare il 960 Pro il gaming, navigare in Internet e fare un uso d'ufficio generale, allora gli stati di ripristino dovrebbero essere il vostro focus.

Il 950 Pro e il 960 Pro hanno prestazioni identiche in gran parte dei test con carichi avanzati. Non c'è un aumento prestazionale netto con il nuovo SSD.

Tempo di servizio totale

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I tempi di servizio sono ancora più alti per gli SSD Samsung rispetto all'Intel SSD 750 da 1,2 TB. Il prodotto di Intel è un vero campione in questa area, ma i grafici mostrano solo gli SSD consumer più veloci disponibili. C'è un ampio gap tra i prodotti NVMe e gli SSD SATA mainstream, quindi stiamo spaccando il capello.

Tempo di occupazione disco

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Il test sul tempo di occupazione del disco indica quanto a lungo le unità sono attive mentre svolgono un carico di lavoro. Tutte le unità effettueranno un'operazione durante il carico per poi scendere in stato di basso consumo. Spesso osserviamo un gap prestazionale tra i prodotti che terminano un'operazione nello stesso momento perché un prodotto deve lavorare più intensamente di un altro per finire l'operazione rispetto all'altro. Il tempo di occupazione può essere legato all'autonomia di un notebook, ma non sempre direttamente. Alcuni dispositivi possono impiegare un po' di più di altri a risvegliarsi dagli stati a più basso consumo. Quando ciò succede sale la latenza. Anche se entrambe le unità completano l'operazione nello stesso momento una inizierà a lavorare prima dell'altra.

Autonomia

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Il Samsung 960 Pro, insieme agli altri prodotti Samsung NVMe nel grafico, supporta il power state L1.2, che è una modalità a basso consumo che ha un tempo di ripresa veloce. Ci aspettavamo che il 960 Pro da 2 TB garantisse più autonomia, ma la nuova memoria NAND necessita di più energia. Abbiamo aggiunto al grafico un Samsung 850 EVO da 4 TB, che ha un prezzo simile al 960 Pro 2 TB, per mettere in evidenza una condizione specifica. Gli altri SSD 850 Evo con capacità diverse, però, restituiscono risultati simili.

Se osservate il grafico delle prestazioni è molto chiaro che l'unità PCIe ha un chiaro svantaggio prestazionale rispetto ai prodotti SATA. Quando Windows è in funzione su un dispositivo a batteria riduce le frequenze di CPU, DRAM, DMI e PCIe per aumentare l'efficienza e preservare l'autonomia. I prodotti NVMe lavorano direttamente sul bus PCIe, che Windows rallenta. Gli SSD SATA lavorano tramite il PCH, quindi le prestazioni SATA non scendono come quelle PCIe sotto batteria. Di conseguenza se usate un portatile prevalentemente con la batteria i prodotti SATA sono effettivamente più veloci con il software reale.

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