PCMark 7

Recensione - Corsair, Crucial, OCZ e Plextor sono tra i pochi produttori di SSD che usano controller Marvell e non SandForce. Sulla carta questa scelta offre più flessibilità e riduce il rischio di creare prodotti uguali a quelli della concorrenza. Li abbiamo provati per vedere come se la cavano.

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a cura di Tom's Hardware

PCMark 7

I risultati di PCMark 7 sono nell'ordine che ci saremmo aspettati, con distacchi ravvicinati e nessun leader distaccato.

L'M3 Pro e il Perfomance Pro da 128 GB (drive di fascia alta per gli appassionati) guidano la classifica, con il Plextor M3 dietro di poco. Vale la pena notare che il Vertex 3 da 120 GB con controller SandForce s'incunea in mezzo al gruppo dei prodotti basati su controller Marvell, mentre l'OCZ e l'm4 chiudono il gruppo.

Ci si poteva aspettare invece di vedere il Vertex 3 da 120 GB davanti a tutti, considerate le sue buone prestazioni con i test sequenziali e casuali, ma PCMark 7 include diverse prove con video e altri tipi di dati non comprimibili, cioè il tallone d'Achille di SandForce.

Consumi

Gli SSD rispondono ai comandi I/O così velocemente che restano inattivi per la maggior parte del tempo, quindi il parametro energetico più rilevante è il consumo in idle.

Plextor e Corsair se la cavano benissimo secondo le nostre misurazioni. Questo vale anche per molti drive con controller Marvell, il cui consumo in idle si attesa sugli 0,34 watt. Il Crucial m4 invece consuma circa il doppio, e l'OCZ Octane addirittura il triplo.

Il Corsair Perfomance Pro è il più efficiente anche sotto carico, seguito a ruota dall'M3 e dall'M3 Pro. Il Crucial m4 consuma circa il 15% in più.

Il vero divoratore di watt qui è l'OCZ Octane, che richiede circa il doppio dell'energia in alcuni contesti.

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