Gestione del drive: problemi della cancellazione sicura

Recensione - Corsair, Crucial, OCZ e Plextor sono tra i pochi produttori di SSD che usano controller Marvell e non SandForce. Sulla carta questa scelta offre più flessibilità e riduce il rischio di creare prodotti uguali a quelli della concorrenza. Li abbiamo provati per vedere come se la cavano.

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a cura di Tom's Hardware

Gestione del drive: problemi della cancellazione sicura

Apprezziamo molto il supporto continuo che ci danno Intel, OCZ e Samsung durante i nostri test. Tutte e tre le aziende ci mandano ogni tipo di software per la gestione delle unità, che rendono facili operazioni come la cancellazione sicura o l'aggiornamento del firmware – e quindi velocizzano molto le nostre prove. Cancellare gli SSD di altre marche, con programmi come HDD Erase, può invece essere una bella gatta da pelare.

Sfortunatamente abbiamo infatti scoperto che tutti i drive con controller Marvell (eccetto l'Octane e l'm4) non rispondono come dovrebbero ai comandi di cancellazione profonda inviati con HDD Erase, e generano sempre un errore "HPA/DCO area".

In genere questo tipo di cancellazione non interessa ai consumatori comuni, perché il comando TRIM è sufficiente a mantenere le prestazioni a livelli ottimali. Ci sono però occasioni in cui farebbe comodo, magari prima di una formattazione o di usare il drive in un sistema RAID.

Non crediamo che Corsair, Crucial o Plextor pubblicheranno un loro software per la cancellazione, ma si può fare qualcosa con strumenti gratuiti come Parted Magic. Il nostro consiglio è di usare l'Universal USB Installer per mettere una ISO del programma su un pendrive, così da averlo sempre disponibile. 

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