Se velocità e caratteristiche sono indubbiamente fattori importanti, per la maggior parte degli utenti di notebook la durata della batteria è il criterio di scelta primario, se non addirittura decisivo. Per scoprire se l'Asus V6000V funziona più velocemente ma anche più "a lungo" rispetto alla generazione precedente, abbiamo scelto di usare un altro notebook di Asus, il W1000, come confronto. Trovate la scheda tecnica di questa macchina nella pagina apposita.
Mobilemark certifica che questa nuova piattaforma è più veloce del 5%. In virtù del fatto che il V6000V monta un nuovo Pentium M 770 con frequenza di 2.13GHz, FSB più veloce e interfaccia di memoria dual channel, questo risultato è deludente. L'effetto "novità" svanisce subito, soprattutto considerando che il W1000 è spinto da un Pentium M 755 da 2.0GHz.
Le GPU PCIe necessitano di più energia rispetto a quelle basate su AGP, di conseguenza la durata della batteria è inferiore di 20 minuti.
L'analisi successiva rivela che l'effetto osservato non è dovuto solo ai diversi livelli di consumo energetico dello schermo. In questo caso abbiamo svolto le misurazioni disattivando la retroilluminazione del monitor - entrambi i sistemi durano più a lungo, ma quello basato su Sonoma con chip grafico PCIe si scarica mezz'ora prima.
Successivamente abbiamo considerato cosa succede con:
- La scheda video più o meno inattiva
- La retroilluminazione disattivata
- Il processore funzionante alla velocità di clock minima possibile
- Il bus di memoria sotto pesante carico
Riuscirà la nuova piattaforma a recuperare il terreno perso grazie al minor consumo delle memorie DDR2?
Apparentemente no. Abbiamo simulato lo scenario sopra descritto eseguendo il benchmark Prime95 e tracciando la durata della batteria tramite scrittura su un file, con schermo disattivato. La CPU di entrambi i sistemi funzionava alla frequenza minima e con lo schema energetico "Presentazione".