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Aperty risparmia ore di lavoro, l'IA scolpisce la bellezza dei ritratti | La nostra prova

Può un software trasformare un fotografo di strada in un ritrattista?

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Skylum, l'azienda alle spalle dell'editor foto Luminar Neo, stupisce con il lancio di Aperty, un software innovativo che porta l'intelligenza artificiale al servizio della ritrattistica. Non si tratta di un semplice strumento di fotoritocco, ma di un vero e proprio laboratorio digitale dove la tecnologia aiuta anche gli utenti meno esperti a plasmare i volti con precisione e delicatezza degne dei professionisti. 

Aperty nasce dalla volontà di Skylum di offrire ai fotografi ritrattisti un software specializzato, capace di semplificare e velocizzare il flusso di lavoro, senza rinunciare alla qualità e alla creatività. E se i principianti risparmieranno ore di tutorial per imparare ad usare gli strumenti di fotoritocco tradizionali, i professionisti risparmieranno ore preziose che potranno impiegare per i propri photoshoot o per soddisfare nuovi clienti.

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Per chi è pensato Aperty?

A chi si rivolge Aperty? Beh, la risposta è semplice: a chiunque desideri creare ritratti di impatto.

Certo, i fotografi professionisti, quelli che vivono di ritratti di moda, beauty o matrimoni, troveranno in Aperty un alleato prezioso. Immaginate la possibilità di velocizzare il flusso di lavoro, di ottenere risultati impeccabili con pochi click, di gestire con facilità anche sessioni fotografiche con centinaia di scatti. Aperty diventa un assistente fondamentale, che sfrutta l'IA liberando il fotografo delle ore passate davanti al computer.

Aperty è un software riservato ai professionisti, ma anche chi si diletta di fotografia nel tempo libero, magari per immortalare momenti di famiglia o per condividere scatti sui social media, scoprirà in Aperty un mondo di possibilità. Avete presente quei selfie che non vi convincono del tutto? Con Aperty potete dare un tocco di magia, levigando la pelle, illuminando lo sguardo, magari aggiungendo un velo di trucco digitale. E le foto dei vostri bambini, con quei sorrisi sdentati e gli occhietti vispi? Aperty può trasformare le immagini in ricordi preziosi, eliminando le piccole imperfezioni e valorizzando la spontaneità.

Pensate poi ai social media manager, sempre alla ricerca di immagini accattivanti per catturare l'attenzione del pubblico. Aperty offre loro una gamma di strumenti creativi per dare vita a contenuti originali e di impatto. E che dire dei content creator, blogger, youtuber, influencer, che fanno delle immagini il loro linguaggio? Con Aperty possono migliorare la qualità delle loro immagini, creando un'estetica curata e professionale.

Aperty è quindi per tutti coloro che amano la fotografia e desiderano sperimentare, giocare con la luce e i colori, trasformare i volti in opere d'arte. È uno strumento che mette la potenza dell'intelligenza artificiale alla portata di tutti, aprendo nuove frontiere creative e permettendo a chiunque di esprimere la propria visione del mondo attraverso l'arte del ritratto.

Standalone o plug-in? Creato per integrarsi nei workflow esistenti

Una delle caratteristiche che più mi ha colpito di Aperty è la sua versatilità. Oltre a poter essere utilizzato come software di sviluppo ed editing standalone sia su macOS che su Windows, può essere tranquillamente integrato in flussi di lavoro esistenti con altri software molto diffusi. Durante l'installazione, infatti, Aperty si integrerà come plug-in all'interno di Adobe Photoshop, Adobe Lightroom e nell'app Foto di macOS.

Questo mi ha permesso di poter subito provare le sue funzionalità esclusive partendo dalle immagini che ho già catalogato e importato all'interno di Lightroom, software che normalmente utilizzo per l'editing delle mie fotografie. Se avete già delle immagini sviluppate che volete migliorare, dunque, Aperty è sempre a soli pochi click di distanza, eliminando la necessità di dover esportare o re-importare più volte gli scatti.

Quali sono le sue caratteristiche distintive?

A differenza dei software tradizionali, spesso macchinosi e complessi, Aperty si presenta con un'interfaccia snella e intuitiva. Non ci sono menu intricati o funzioni nascoste, tutto è a portata di mano, invitando il fotografo a sperimentare e a dare libero sfogo alla propria creatività. L'utilizzo di Aperty è un'esperienza davvero gratificante: basta caricare l'immagine desiderata e lasciarsi guidare dagli strumenti intelligenti del software.

La vera magia di Aperty risiede nella sua capacità di comprendere e interpretare i volti umani. Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale addestrati su un immenso database di immagini, Aperty è in grado di riconoscere i tratti somatici, le espressioni, le imperfezioni e le peculiarità di ogni volto, offrendo un livello di personalizzazione senza precedenti.

Ad esempio, per la levigatura della pelle, Aperty non si limita a cancellare le rughe e le imperfezioni come una gomma da cancellare, ma agisce in modo selettivo, preservando la texture naturale della pelle e le sue sfumature. Il risultato è un incarnato liscio e luminoso, ma allo stesso tempo realistico e pieno di vita.

Lo stesso vale per la correzione del colore della pelle, dove Aperty analizza le diverse tonalità del viso, eliminando discromie e imperfezioni in modo mirato, restituendo al volto un aspetto sano e radioso.

Aperty offre anche strumenti avanzati per il rimodellamento del viso e del corpo, consentendo di snellire il naso, ridisegnare le labbra, assottigliare il busto e definire i muscoli. Il tutto con un approccio naturale e realistico, che evita l'effetto "plastificato" tipico di altri software.

E per chi desidera sperimentare con il make-up, Aperty mette a disposizione una palette virtuale con infinite possibilità. Rossetti, ombretti, mascara, blush: ogni prodotto può essere applicato con precisione, scegliendo tra una vasta gamma di colori e texture. Il risultato è un trucco davvero realistico, che valorizza i lineamenti del viso e si adatta perfettamente allo stile del soggetto.

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La mia esperienza con Aperty

Prima di raccontarvi la mia personale esperienza con Aperty, voglio farvi capire che tipo di fotografo sono e qual è normalmente il mio flusso di lavoro. Oltre a dover sviluppare ed elaborare moltissime foto per Tom's Hardware, sono un fotografo appassionato a cui piace catturare storie di vita e scenari interessanti durante i miei numerosi viaggi (di lavoro o piacere).

Solitamente mi affido a Lightroom e raramente tocco Photoshop. Non sono un ritrattista e non conosco le tecniche di fotoritocco dei volti delle persone, anche se posso comunque dire che non sono un neofita nella modifica delle immagini, attività a cui dedico forse più tempo di quello che dovrei.

La fotocamera con cui scatto da un anno a questa parte è una Sony Alpha 7C II, un gioiellino con sensore a 33MP che sta mettendo a dura prova le mie capacità di storage delle immagini, producendo file molto pesanti ma estremamente piacevoli da rimaneggiare in post-produzione vista la quantità di dati immagazzinati al loro interno. Il mio PC da editing comprende una CPU AMD Ryzen 9 5950X, 32GB di RAM DDR4 (lo so, me ne servirebbero di più...) e una scheda video NVIDIA RTX 3080 Ti, non l'ultimo ritrovato della tecnologia, ma una macchina ancora prestante.

Ho deciso di provare Aperty anche per capire se davvero potesse aiutarmi ad alzare ulteriormente il livello della mia fotografia, permettendomi di eseguire modifiche che normalmente non avrei le capacità (o la voglia) di fare.

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Il primo impatto è stato allo stesso piacevole e spiazzante. Se sui software che utilizzo normalmente ormai la memoria muscolare ha la meglio, con Aperty ho dovuto prendermi il tempo di esplorare l'interfaccia, capire le diverse opzioni disponibili e sperimentare. È normale, in quanto Skylum non ha voluto creare un clone di qualcosa che c'era già ma ha deciso di scrivere da zero un'interfaccia pulita e ottimizzata per i ritrattisti.

Con mia enorme gioia la transizione ad Aperty è stata indolore. Nel giro di qualche minuto sono stato subito in grado di creare delle raccolte, importare le immagini e modificarle a piacere con risultati di cui tra poco vi parlerò più nel dettaglio. Ogni voce è ben spiegata e ogni modifica si apporta facilmente con degli slider intuitivi che permettono al fotografo di sperimentare in scioltezza.

L'uso delle maschere per la modifica separata di soggetto e sfondo è molto più veloce e preciso rispetto ad altri programmi da me solitamente impiegati per queste modifiche. Non solo, il modo in cui Aperty è riuscito in ogni occasione - anche quelle più difficili - a riconoscere i volti dei soggetti e applicare le correzioni da me volute è sorprendente.

Sono rimasto piacevolmente sorpreso soprattutto dal sistema di ritocco della pelle, operazione che solitamente evito in quanto non ho ancora l'esperienza necessaria ad ottenere i risultati che vorrei. Mi aspettavo un software più "aggressivo", come spesso accade con i programmi che cercano di automatizzare questo processo.

Aperty, al contrario, si è dimostrato in grado di apportare gli aggiustamenti ai volti in modo delicato e preciso, individuando le aree su cui agire senza distorcere i lineamenti o rovinare i dettagli.

Ho sperimentato un po' con le modifiche della geometria dei volti e, se non avessi la foto originale da usare come confronto, posso dirvi che non mi sarei accorto minimamente delle modifiche. Modifiche che tra l'altro sono state fatte con degli slider in pochi secondi invece che con pennelli e procedure di warping complesse in altri software.

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Molto interessante la possibilità di creare dei punti luce per simulare le luci da studio. Non solo è possibile posizionare le luci ovunque nella scena, ma si può facilmente modificare intensità, tonalità, saturazione e profondità del punto luce. E questo solo con le opzioni "base". È infatti possibile aprire un ulteriore sotto-menu per la personalizzazione della luce artificiale, qualcosa che i più esperti apprezzeranno sicuramente.

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L'unico vero punto che credo possa essere migliorato riguarda l'ottimizzazione dell''anteprima della foto che si sta modificando. Ok che i file che ho modificato sono pesanti, ma non sono nemmeno i peggiori che un professionista potrebbe voler modificare con Aperty. Spesso mi è capitato di dover aspettare qualche secondo per il rendering dell'anteprima dopo o durante una modifica, rallentamento che non ha impattato troppo la mia esperienza complessiva ma che se sommato per centinaia di immagini potrebbe limitare il risparmio di tempo che altrimenti questo software consente di ottenere.

Ottimo invece il consumo di RAM sia in fase di editing che in fase di esportazione. Se Lightroom esaurisce rapidamente i miei 32GB di memoria di sistema, bloccando di fatto l'utilizzo del PC durante l'esportazione, Aperty è rimasto sempre ben al di sotto della soglia critica nonostante l'impiego di avanzati algoritmi AI. Questo mi ha davvero sorpreso molto e sottolinea che comunque ci sia stato un grande lavoro di ottimizzazione del software da parte di Skylum.

Per concludere il racconto della mia esperienza con Aperty, l'ho trovato un software molto ben pensato, che ha sbloccato possibilità a me prima precluse. Non solo ora posso fare quel passo in più che potrebbe rendere ancora più professionali e piacevoli le mie foto, ma sono in grado di farlo con estrema facilità e in tempi molto brevi, un qualcosa che fino a pochissimi anni fa qualunque esperto di fotografia avrebbe ritenuto impensabile.

Punti di forza rispetto alla concorrenza

Aperty si posiziona in modo distintivo nel mercato del software di fotoritocco grazie a una serie di elementi chiave. Innanzitutto, l'impiego di algoritmi di intelligenza artificiale di ultima generazione, addestrati su un vasto dataset di immagini, consente di ottenere risultati di elevata precisione e realismo. Questo approccio si traduce in un editing raffinato e naturale, evitando l'effetto artificiale spesso associato a software meno sofisticati.

L'interfaccia utente, progettata con un'attenzione particolare all'intuitività, rende Aperty accessibile anche a utenti con limitata esperienza nel fotoritocco. La disposizione degli strumenti e la logica di navigazione sono state ottimizzate per garantire un flusso di lavoro fluido ed efficiente.

Aperty si distingue anche per l'attenzione alla privacy. L'addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale è stato effettuato utilizzando dati sintetici, garantendo la sicurezza e la riservatezza delle immagini elaborate dagli utenti.

Un ulteriore punto di forza è rappresentato dalla velocità di modifica delle foto. Grazie all'ottimizzazione del codice e all'implementazione di funzioni avanzate come l'elaborazione in batch, Aperty consente di ottenere risultati di alta qualità in tempi rapidi, aspetto cruciale per i professionisti che necessitano di gestire un elevato volume di immagini.

Perché scegliere Aperty rispetto a Evoto?

Due software professionali per i ritrattisti che si basano sull'IA sono Aperty e Evoto, entrambi progettati per semplificare e perfezionare l'editing dei ritratti. Ma quali sono le differenze sostanziali tra queste due soluzioni? E quale si adatta meglio alle esigenze dei fotografi professionisti e appassionati?

Un primo elemento di distinzione riguarda la precisione e il controllo. Aperty, grazie a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, offre un livello di dettaglio e personalizzazione superiore. Il software è in grado di identificare con precisione i tratti del viso, consentendo di intervenire su occhi, naso, bocca e altri elementi con una granularità millimetrica. Evoto, pur offrendo strumenti di editing avanzati, risulta meno preciso nella selezione e nella modifica di aree specifiche del volto.

Un altro aspetto cruciale è la naturalezza dei risultati. Aperty si distingue per la sua capacità di preservare la texture e le sfumature della pelle, evitando l'effetto "plastificato" che a volte si riscontra con Evoto. Questo è possibile grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale addestrati su un vasto database di immagini, che consentono ad Aperty di "comprendere" la complessità del volto umano e di intervenire in modo mirato e realistico.

Anche il flusso di lavoro rappresenta un fattore di differenziazione. Aperty si presenta con un'interfaccia utente più intuitiva e snella, che facilita l'apprendimento e velocizza le operazioni di editing. Inoltre, Aperty offre funzionalità di elaborazione in batch, consentendo di applicare le stesse modifiche a più immagini contemporaneamente, un aspetto fondamentale per i fotografi professionisti che devono gestire un elevato volume di scatti. Evoto, pur essendo un software user-friendly, non raggiunge lo stesso livello di efficienza e immediatezza.

Da non trascurare, infine, il fattore prezzo. Aperty si posiziona in una fascia di mercato più accessibile rispetto a Evoto che utilizza il sistema dei token, rendendolo una soluzione interessante anche per fotografi amatoriali e appassionati che desiderano sperimentare le potenzialità dell'intelligenza artificiale senza dover sostenere costi elevati. La scelta tra Aperty e Evoto dipende comunque dalle specifiche esigenze dell'utente.

Potete trovare Aperty sul sito ufficiale di Skylum che vi lasciamo qui di seguito. Il software di fotoritocco è disponibile al prezzo di di 26,90 euro per l’abbonamento di 1 mese o 269,00 euro per l’abbonamento di 1 anno, risparmiando di fatto due mesi se si acquista l'annuale tutto in una volta. Tutti i piani includono la versione più aggiornata, supporto tecnico 24/7 e attivazione su un massimo di 2 dispositivi.

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