Servono centinaia di miliardi all'anno per finanziare l'industria dell'IA, siamo vicini a una bolla?

Con le centinaia di milardi annui necessari per sostenerla, la bolla dell'intelligenza artificiale sta raggiungendo davvero un punto di rottura?

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a cura di Andrea Maiellano

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Nonostantee gli straordinari investimenti in infrastrutture AI da parte dei giganti della tecnologia, la crescita delle entrate relative all'Intelligenza Artificiale sembra ancora non essere decollata, suggerendo così un consistente divario nell'effettivo valore per gli utenti finali.

David Cahn, analista di Sequoia Capital, ha presentato una visione preoccupante su questa situazione, stimando che le compagnie di AI dovrebbero generare introiti per circa 600 miliardi di dollari all'anno per sostenere i costi delle loro infrastrutture, che includono i datacenter e tutte le altre tecnologie.

Secondo i dati raccolti, Nvidia ha guadagnato 47,5 miliardi di dollari l'anno scoraso solo dalla vendita di hardware per datacenter, essenzialmente GPU utilizzate per applicazioni di AI e HPC.

Molte grandi aziende, tra cui AWS, Google, Meta e Microsoft, hanno massivamente investito nelle loro infrastrutture AI nel 2023, puntando su applicazioni come ChatGPT di OpenAI, ma ora sorge il dubbio se riusciranno a recuperare questi investimenti.

Il motivo di questa preoccupazione, come sottolineato da Cahn, è il rischio che si stia formando una bolla finanziaria. La sua analisi parte dal raddoppiare l'attuale previsione di fatturato di Nvidia per coprire i costi totali dei datacenter AI, includendo non solo le GPU ma anche energia, edifici e generatori di riserva.

Questo importo viene poi raddoppiato per ottenere un margine lordo del 50% per gli utenti finali, come startup e aziende che acquistano capacità computazionale AI da fornitori cloud come AWS e Microsoft Azure, i quali devono generare profitto.

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IA NVIDIA

A sostegno della crescita nel settore AI, si segnalano investimenti notevoli da parte dei fornitori cloud in stoccaggi di GPU, con Microsoft che da sola contribuirà circa al 22% delle entrate di Nvidia nel quarto trimestre del 2024.

Nvidia ha inoltre già venduto circa 19 miliardi di dollari di GPU per datacenter nel primo trimestre del 2025. L'introduzione dei nuovi processori Nvidia B100/B200, i quali promettono prestazioni migliori pari a 2,5 volte a solo il 25% in più di costo, prevedibilmente spingerà ulteriori investimenti e probabili carenze di fornitura.

OpenAI, che utilizza l'infrastruttura Azure di Microsoft, ha visto un incremento sostanziale di entrate, passando da 1,6 miliardi di dollari alla fine del 2023, a 4 miliardi nel 2024, confermando la sua posizione dominante nel mercato. Tuttavia, benché ci sia un'ascesa, gli investimenti in hardware AI continuano a crescere.

Pur con proiezioni ottimistiche per i ricavi AI delle maggiori compagnie tecnologiche, ci sarebbe ancora un divario di 500 miliardi di dollari da colmare. Questa discrepanza tra investimenti e ritorni economici costituisce una sfida significativa.

Il settore dell'AI, come emerso dall'analisi, deve trovare il modo di generare introiti sostanziali e continuativi e deve temperare le aspettative di profitto rapido per riconoscere la natura speculativa degli investimenti correnti e la necessità di innovazione e creazione di valore sostenibile.

Se queste stime e previsioni dovessero confermarsi, ci potrebbero essere rischi reali di una crisi economica globale scaturita dall'esplosione di una bolla miliardaria, ma, naturalmente, si tratta solo di speculazioni.

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