L'azienda olandese di alta fedeltà Taiko Audio ha lanciato un server musicale fanless dal prezzo esorbitante di 28.000 euro. Il Taiko Audio Extreme Server è progettato per gli audiofili più esigenti e offre funzionalità avanzate per lo storage e lo streaming di file audio lossless.
Il server è equipaggiato con due processori Intel Xeon Scalable a 10 core e un sistema di raffreddamento completamente passivo, per eliminare qualsiasi rumore di ventole durante l'ascolto. La configurazione base include 2TB di storage, espandibili fino a 64TB.
Una delle caratteristiche principali è l'utilizzo di due CPU separate: una dedicata all'interfaccia utente basata su Windows 10 Enterprise e l'altra esclusivamente per l'app di gestione musicale Roon. Secondo Taiko Audio, questo approccio permette di rendere "virtualmente inudibile" l'elaborazione di Roon, migliorando la qualità del suono.
Le altre specifiche includono un SSD da 280GB per il sistema operativo, 48GB di RAM suddivisi in 12 moduli industriali da 4GB, un alimentatore specializzato e numerose porte di connessione audio e di rete.
Con un prezzo base di oltre 29.600 dollari, l'Extreme Server si posiziona ovviamente come un prodotto di nicchia per audiofili facoltosi. Si tratta di un costo nettamente superiore ad altri server musicali audiofili sul mercato, come il Nucleus Titan da 3.699 dollari o l'Undentia Cirrus7-SE da 1.795 dollari.
Who buys €28,000 fanless music server exactly? https://t.co/buwXaiKkCV pic.twitter.com/at5z3PvWgD
— FanlessTech (@FanlessTech) December 9, 2024
Nonostante le caratteristiche tecniche avanzate, resta da capire se l'aumento di prezzo di otto volte rispetto alla concorrenza si traduca effettivamente in un miglioramento proporzionale della qualità audio percepita.
Il Taiko Audio Extreme Server si inserisce nel mercato delle apparecchiature audio di fascia altissima, dove spesso si trovano prodotti dai prezzi esorbitanti e dalle funzionalità discutibili dal punto di vista tecnico. Tuttavia, l'attenzione ai dettagli e la ricerca dietro alcuni di questi dispositivi possono in parte giustificarne i costi elevati per gli appassionati più esigenti.
Una curiosità interessante è che spesso questi dispositivi ultra-costosi generano accesi dibattiti tra audiofili ed esperti di audio. Alcuni sostengono che le differenze sonore siano impercettibili, mentre altri affermano di percepire miglioramenti sostanziali. Come disse una volta l'ingegnere del suono Bob Katz:
Storicamente, il mercato dell'audio hi-end ha sempre visto prodotti dal prezzo esorbitante. Già negli anni '80 e '90 esistevano amplificatori e diffusori che costavano decine di migliaia di dollari. La tendenza si è accentuata negli ultimi anni, con l'arrivo di dispositivi digitali sempre più sofisticati e costosi.
Un aspetto curioso di molti server musicali di fascia altissima come il Taiko Audio è l'utilizzo di componenti apparentemente sovradimensionati rispetto alle reali necessità di elaborazione audio. Ad esempio, l'uso di potenti processori Xeon o grandi quantità di RAM. Nonostante ciò, i produttori sostengono che questo overengineering contribuisca a una resa sonora superiore, eliminando ogni possibile interferenza.