Entrambi condividono le stesse peculiarità del futuro processore, nome in codice Merom. Sarà il cuore dei nuovi processori, formato da due core che condivideranno 2 MB o 4 MB di cache L2. Una versione Woodcrest con 8 MB di cache è stata mostrata in alcune slide all'ultimo Intel Developer Forum, ma ad oggi non è stato più menzionato.
Tutti i chip basati sul progetto Merom saranno prodotti a 65 nm e anticipati per avvantaggiarsi nei confronti della concorrenza sia dal punto di vista delle prestazioni sia da quello delle prestazioni per Watt. Il processo produttivo è denominato 1264 ed è già in uso sia nella Fab D1D a Hillsboro, Oregon, e nella Fab 12C di Chandler, Arizona. Oltre a questo, la Fab 24E a Leixlip, Irlanda, sta per completare le risorse produttive e la Fab D1C di Hillsboro subirà la transizione ai 65 nm nel 2006. Questa, a proposito, è stata la prima Fab Intel ad utilizzare i wafer da 300 mm. Tutte le fab elencate hanno oggi una produzione basata su wafer con diametro 300 mm.
L'introduzione del progetto Merom è la chiave della politica produttiva di Intel, perchè costituirà la spina dorsale per tutte le famiglie di processori dei settori desktop, mobile o enterprise. Al contrario, i mercati desktop ed enterprise odierni sono costituiti dai Pentium 4 e Pentium D con architettura NetBurst mentre le CPU mobile derivano dalla più efficiente architettura dei Pentium M. A questo punto dobbiamo inoltre menzionare che tutti i processori prodotti dalla Fab 35 AMD di Dresda, Germania, sono già basati su un unico progetto. Tuttavia AMD non è ancora stata capace di passare ai 65 e alla produzione su wafer da 300 mm.