Se avete mai usato un Chromebook, vi sarete accorti di un dettaglio riguardante la tastiera: le lettere, a differenza di quanto accade su tutti gli altri portatili (e sulle tastiere in generale), sono minuscole. A spiegare il perché di questa decisione è la stessa Google, che afferma si tratti di una scelta per rendere il design più “user friendly”.
Come spiegato sul blog ufficiale The Keyword, l’idea dietro questa scelta è quella di rendere la tastiera più accessibile, semplificandola rimuovendo anche i tasti che vengono usati meno. L’obiettivo di Google è quello di creare un’esperienza di digitazione più intuitiva.
Donny Reynolds, senior product manager dei Chromebook, ha dichiarato: "Siamo abituati a vedere la tastiera in maiuscolo, ma se si va in un campo di testo per iniziare un documento e si inizia a digitare su una tastiera tradizionale, i tasti non corrispondono a ciò che appare sullo schermo, giusto? Si preme una "D" maiuscola, ma appare una "d" minuscola. Così abbiamo deciso che i Chromebook sarebbero stati diversi: se si preme un tasto, quello è ciò che otterrai".
La digitalizzazione ha portato una sempre maggior diffusione delle lettere minuscole nelle comunicazioni, a differenza di quanto accadeva in passato, e la scelta di Google rispecchia queste convenzioni moderne. Chi lavora con il computer, è pratico e non guarda nemmeno la tastiera mentre scrive potrà non notare la differenza, o fare fatica a comprenderla, ma la scelta di Google ha un senso se pensiamo ad esempio ai più giovani, che sempre più spesso si ritrovano a usare un Chromebook a scuola.
Le lettere minuscole sono solo uno dei cambiamenti volti all’accessibilità apportati da Google nelle tastiere dei Chromebook, che le rendono diverse da quelle classiche: ad esempio, non esiste un tasto Windows o CMD, mancano in tasti funzione (F1-F12) e il blocco maiuscolo è sostituito da un tasto che apre la ricerca.