Risultati: prestazioni sequenziali
Ancora una volta, usiamo Iometer per misurare la maggior parte delle prestazioni standard di un SSD. Le prestazioni in lettura e scrittura sequenziale eccezionali sono un marchio di fabbrica degli SSD moderni. Per misurarle abbiamo usato dati incomprimibili su uno spazio LBA da 16 GB e poi testato le queue depth da uno a 16. Riportiamo questi numeri in forma binaria (1 KB equivale a 1024) anziché decimale (1 KB equivale a 1000 byte). Se necessario, limitiamo la scala della classifica in favore di una maggiore leggibilità.
Scaling letture sequenziali da 128 KB
Quasi tutti i nuovi SSD finiscono per superare i 500 MB/s con 8 o 16 comandi. Le differenze più evidenti si palesano con le queue depth più basse, in particolare uno e due.
Le soluzioni di SanDisk raggiungono il picco dopo i due comandi, superando i 530 MB/s. Con una queue depth di uno il risultato è di circa 500 MB/s.
Scaling scritture sequenziali da 128 KB
Il trio di SanDisk mostra le proprie capacità. I modelli da 240 e 480 GB toccano i 500 MB/s, mentre la versione da 120 GB raggiunge i 316 MB/s. È nella fascia alta delle proposte di questo tipo.
Prestazioni contro capacità
Non ci sono grandi sorprese quando osserviamo la capacità lungo un range LBA. In verità, questa classifica dovrebbe essere una linea piatta lungo l'intero drive. In realtà, non tutti gli SSD si comportano in questo modo.
E questo è esattamente ciò che vediamo. Gli Extreme II sono apparentemente vicini tra loro, separati solo da pochi MB/s.
Una storia simile la ritroviamo quando osserviamo le scritture. i due modelli più capienti sono rapidi quasi allo stesso modo, mentre la versione da 120 GB arriva a circa 320 MB/s. È possibile che le prestazioni irregolari siano risultato di nCache.