Conclusioni

Recensione - Test del SanDisk Extreme II basato sul controller Marvell 88SS9187 e dotato di memoria Toggle-mode NAND a 19 nanometri. SanDisk ha curato anche il firmware, realizzando un prodotto dal potenziale interessante. Come si confronta con la concorrenza?

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

C'è molto che ci piace nell'Extreme II, ed è bello vedere SanDisk fare leva sulle proprie forze così da creare un'offerta per appassionati. Commerciare più unità sul mercato retail non vuol dire vendere più drive, ma vuol dire migliorare la propria immagine. Se l'Extreme II sarà un successo, i benefici saranno molteplici.

Detto questo, l'Extreme II è il più veloce di tutti? Probabilmente no. È abbastanza veloce per combattere con la concorrenza? Pensiamo di sì. È difficile non amare l'idea del controller Marvell accoppiato a memoria Toggle-mode NAND e l'emulazione della SLC. nCache sembra molto simile a ciò che OCZ sta facendo con gli SSD Vertex 4/450 e Vector, almeno a livello spirituale, se non tecnico. SanDisk e OCZ stanno entrambe cercando di differenziarsi, ricercando vantaggi dove possono, e le loro rispettive soluzioni aggiungono valore a un segmento in cui l'innovazione è sempre più difficile da trovare.

Samsung, Intel e Micron/Crucial hanno la reputazione basata in gran parte dalla loro opera di ingegnerizzazione e validazione, ma anche per il fatto che si occupano del componente principale dell'SSD: la memoria NAND Flash. Maggiore competizione da parte di SanDisk, che ha grande esperienza in questo campo, metterà maggiore pressione su quei produttori che già hanno difficoltà a lavorare per via del maggior costo dei materiali e spronerà i migliori a fare sempre meglio, o almeno lo auspichiamo.

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