RAPID, uno sguardo alla tecnologia in Magician
RAPID è una caratterista software che fa parte della più recente versione di Magician. In poche parole usa un gigabyte della memoria di sistema per mettere in cache dati "caldi", cioè usati di frequente.
Le applicazioni usate più spesso sono immagazzinate in RAM, e questo permette di raggiungere accessi molto più veloci quando sono necessari dati di continuo. A differenza di altre soluzioni di caching basate sulla RAM, RAPID mantiene i dati in cache in modo persistente tra i riavvii scrivendo l'informazione sull'SSD stesso. Abbiamo dato uno sguardo a una prima versione, facendo dei test.
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I requisiti sono solamente un SSD compatibile e Magician 4.2. Detto questo, basta cliccare sul tasto "Enable" per riavviare il vostro sistema. Una volta che Windows si carica, il driver parte automaticamente. Questo significa che non accelererete il processo di avvio, ma con gli SSD non è certamente un problema no?
Come potete leggere nel testo arancione presente nella schermata qui sopra, RAPID funziona solo con un SSD alla volta. Non è chiaro se sia una limitazione tecnica o una decisione di Samsung. Il modo più veloce per verificare che RAPID sia attivo e funzionante è fare un test. Magician ha il proprio modulo di prova, ma ci siamo avvalsi di CrystalDiskMark. Qui vedete il risultato prima di RAPID, con 840 EVO da 250 GB su piattaforma Haswell:
E qui dopo aver attivato RAPID:
L'aumento delle prestazioni è evidente. Le scritture s'impennano, e così anche i risultati delle letture. Per un'ulteriore verifica abbiamo così scelto un carico di lavoro indicativo delle prestazioni reali, dato che è derivato da prestazioni reali: la nostra traccia Storage Bench v1.0 con RAPID abilitato.
250 GB 840 EVO | Data rate medio | Tempo di servizio medio | Tempo di servizio medio in lettura | Tempo di servizio medio in scrittura |
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RAPID disabilitato | 279.54 MB/s | 512.23 us | 237.57 us | 1171.1 us |
RAPID abilitato | 325.96 MB/s | 252.02 us | 261.32 us | 229.55 us |
Il data rate medio è passato da 279 MB/s a 325 MB/s. Il tempo medio di servizio – inclusi i tempi di scrittura e lettura di I/O combinati – è sceso della metà, il che è stellare. I tempi di servizio in lettura salgono un po', forse per via dell'overhead in cui s'incorre quando i dati richiesti non sono in cache. Il tempo di servizio medio in scrittura fa un grande passo avanti. Insomma, risultati pazzeschi.
Al momento non ci è chiaro se il layer extra di cache sia problematico per eventi come l'improvvisa mancanza di energia. Dopotutto, con RAPID abilitato avete la cache DRAM, il buffer Turbo Write e poi la memoria TLC stessa, e questo crea una gerarchia complessa.