Samsung posticipa il suo impianto di produzione in Texas per accelerare la corsa ai 2nm, sfida aperta con TSMC e Intel

Samsung ha posticipato gli ordini di attrezzature per la fabbrica di Taylor in modo da avere più risorse da investire nello sviluppo di chip a 2nm.

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a cura di Marco Silvestri

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Samsung starebbe ritardando la costruzione del suo impianto di produzione a Taylor, vicino ad Austin, in Texas, per potenziare la sua capacità di fabbricazione di chip da 2nm. Secondo il portale di news coreano ETnews, Samsung ha sospeso gli ordini delle apparecchiature per l'impianto di Taylor in modo da avere maggiori risorse da impegnare nel potenziamento dei suoi nodi produttivi a 4nm.

Questa indiscrezione emerge in un contesto dove anche TSMC è impegnata nello sviluppo del proprio nodo a 2nm. Samsung è pronta a fornire dettagli chiave sulla sua tecnologia di fabbricazione a 2nm SF2 nella giornata di domani, quindi presto sapremo a che punto si trova lo sviluppo dei centri di produzione. Va sottolineato che la compagnia sudcoreana è uno dei principali destinatari dei fondi del CHIPS Act, avendo ricevuto 6,6 miliardi di dollari dalla Casa Bianca per espandere il suo impianto da 44 miliardi di dollari a Taylor.

Samsung aveva precedentemente dichiarato che avrebbe superato TSMC nella produzione di chip a 4nm negli Stati Uniti, con l'intento di iniziare la produzione entro la fine dell'anno. Tuttavia, sembra che questo non sia più sufficiente, poiché la corsa all'hardware per l'intelligenza artificiale si sta intensificando. Nvidia, leader nella progettazione di chip IA e tra i principali clienti di Samsung, considera Intel e Huawei dei validi concorrenti e si aspetta sorprese da entrambi nei prossimi mesi.

Samsung è tra i maggiori beneficiari del CHIPS Act e ha già ricevuto 6,6 miliardi di dollari dal governo USA

Proprio causa del rapido sviluppo del settore IA, Samsung ha deciso di collaborare con Arm per il suo processo produttivo a 2nm di nuova generazione. Dato che alcuni dei suoi clienti principali come AMD, Qualcomm e Nvidia sono situati negli Stati Uniti, ha senso spostare negli USA gli stabilimenti produttivi nei quali verranno prodotti i chip di nuova concezione. Oltre a questo, Samsung riduce il rischio geopolitico dato che la regione dell'Asia orientale rimane un potenziale punto di tensione, in particolare con le ambizioni della Cina su Taiwan e la situazione instabile con la Corea del Nord.

Anche se TSMC prevede di mantenere la maggior parte della produzione a Taiwan, ha comunque implementato meccanismi di autodistruzione remota nei suoi impianti per dissuadere la Cina da un'eventuale invasione mirata a occupare gli impianti produttivi. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno investito maggiormente nel settore dei semiconduttori lo scorso anno rispetto ai precedenti 28 anni combinati. Tuttavia, il CEO di Nvidia afferma che ci vorranno oltre 20 anni perché gli USA raggiungano l'indipendenza nella produzione di semiconduttori da Cina e Taiwan.

Attualmente, Washington deve fare affidamento su TSMC per i suoi chip avanzati, quindi è costretta a proteggere l'isola dalle minacce esterne per evitare una crisi economica anticipata, dato che l'azienda produce gran parte dei processori avanzati. Qualsiasi invasione che colpisse la produzione di chip avanzati devasterebbe l'economia statunitense. La situazione è tesa e la corsa al processo produttivo a 2nm sembra più accesa che mai.

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