Samsung acquisisce Sonio: €86M per la startup francese

L'innovativa tecnologia di Sonio sfrutta l'intelligenza artificiale per migliorare in tempo reale la qualità delle immagini ecografiche.

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a cura di Tommaso Marcoli

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Samsung Medison, filiale di Samsung Electronics specializzata in apparecchiature mediche, ha acquisito la startup francese Sonio per 126,5 miliardi di won (86 milioni di euro). Fondata nel 2020, Sonio ha sviluppato un assistente AI per migliorare la velocità e l'accuratezza degli esami ecografici.

L'acquisizione rafforza la posizione di Samsung nel settore dell'imaging medico avanzato. Sonio ha recentemente ottenuto l'approvazione FDA per Sonio Detect, un software che utilizza algoritmi di deep learning per migliorare in tempo reale la qualità delle immagini ecografiche. Il sistema è addestrato su oltre un milione di ecografie reali ed è progettato per identificare sindromi e anomalie prenatali che potrebbero sfuggire ai medici.

Il CEO di Samsung Medison, Kyu Tae Yoo, ha dichiarato che il software di Sonio "migliorerà" l'offerta di tecnologie ecografiche dell'azienda "migliorando la qualità degli esami, l'efficienza e l'assistenza complessiva ai pazienti".

Samsung Medison ha acquisito il 100% delle azioni di Sonio per 86 milioni di euro.

Nonostante l'acquisizione, Samsung ha sottolineato che Sonio rimarrà un'azienda indipendente con sede in Francia e continuerà la sua crescita commerciale in modo autonomo. I prodotti Sonio resteranno compatibili con tutti i dispositivi ecografici, non solo quelli Samsung.

Il contesto dell'acquisizione

L'operazione si inserisce nel crescente interesse per l'intelligenza artificiale applicata al settore medico. La Francia, in particolare, sta emergendo come un importante centro europeo per lo sviluppo dell'AI, con startup come Mistral che sfidano colossi come OpenAI.

Tuttavia, l'acquisizione di Sonio da parte di Samsung solleva interrogativi sulla capacità dell'Europa di trattenere i propri talenti e scalare le startup locali, invece di vederle assorbite da giganti tecnologici stranieri. Per capitalizzare pienamente sul boom dell'AI, la Francia e l'Europa dovranno dimostrare di poter non solo creare startup innovative, ma anche farle crescere a livello globale.

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