Risultati: prestazioni casuali 4 KB

Una volta le soluzioni mSATA erano sinonimo di minore capacità e prestazioni inferiori. Con gli SSD 840 EVO Samsung vi permette di avere fino a 1 TB di capacità e prestazioni elevate. Ecco come si comportano le nuove soluzioni mSATA.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: prestazioni casuali 4 KB

Ci affidiamo ancora a Iometer come soluzione sintetica per testare le prestazioni casuali 4 KB. Tecnicamente, "casuale" si traduce con un accesso consecutivo che avviene a più di un settore di distanza. Su un hard disk meccanico, questo può portare a latenze significative che impattano sulle prestazioni. I prodotti con piatti rotanti gestiscono gli accessi sequenziali molto meglio di quelli casuali, poiché le testine non devono essere fisicamente riposizionate. Con gli SSD, la distinzione tra accesso casuale/sequenziale è molto meno rilevante. I dati possono essere messi dove vuole il controller, quindi l'idea che il sistema operativo veda un pezzo di informazione uno accanto all'altro non è, nella stragrande maggioranza dei casi, corretta.

Lettura casuale 4 KB

Testare le prestazioni degli SSD è un'operazione che spesso enfatizza le letture casuali 4 KB, e per una buona ragione. La maggior parte degli accessi è sia di piccole dimensioni che casuale. Inoltre, le prestazioni in lettura sono molto più importanti delle scritture quando si ha a che fare con i tipici carichi di lavoro client.

I quattro SSD 840 EVO raggiungono prestazioni in lettura casuale simili. Questo scenario non è solitamente dipendente dalla configurazione on-die. Come i numeri in lettura sequenziale della pagina precedente, le letture casuali sono simili. A dire il vero, ci sono alcune aziende gelose della velocità in lettura che Samsung è in grado di raggiungere con le NAND di tipo TLC.

Scrittura casuale 4 KB

Anche le prestazioni in scrittura casuale sono importanti. I primi SSD non si comportavano bene in questa disciplina, dando problemi anche con carichi di lavoro leggeri. Le unità più recenti offrono più di 100 volte le prestazioni dei prodotti del 2007, anche se dobbiamo riconoscere che oltre un certo livello il guadagno con i computer tradizionali è minimo.

Incredibile vero? Ci sono un paio di variabili al lavoro che portano a questa classifica disordinata. La prima è il Turbo Write che rientra in gioco, aumentando le prestazioni, ma scherzando con i numeri generati da Iometer. Poiché la metodologia ha senso solo quando è costante, cambiare il nostro benchmark per mostrare prestazioni più alte o basse non avrebbe senso.

La cache Turbo Write del modello da 120 GB viene sempre riempita per prima, perché è solo di 3 GB. Se la cache non può svuotarsi nell'SSD più rapidamente dei dati in ingresso, le prestazioni scendono a livelli non accelerati. Nel frattempo il modello da 1000 GB mette da parte 36 GB, che si trasformano in 12 GB di NAND Flash SLC emulata. Naturalmente beneficia del caching per più tempo.

In ogni caso, questo è un grade salto rispetto all'originale 840. SanDisk, Samsung e Toshiba sono sulla strada giusta; avvicinarsi a 90.000 IOPS con scritture 4 KB e memoria NAND Flash TLC è un chiaro indicatore.

Prestazioni casuali nel tempo

Il test di saturazione consiste nelle scrivere ogni disco per un tempo specifico con un carico definito. Tecnicamente è un benchmark di classe enterprise, dove l'intero spazio LBA dell'SSD è usato da una scrittura casuale con queue depth elevate.

Qui vedete 12 ore di una scrittura casuale 4 KB con 32 comandi. Anzitutto, abbiamo cancellato in modo sicuro ogni disco. Poi abbiamo applicato la scrittura da 4 KB, mostrando l'IOPS media per ogni minuto - eccetto gli ultimi 20, dove abbiamo zoomato per mostrarvi gli incrementi medi ogni secondo.

Dopo il riempimento dell'SSD la prima volta, le prestazioni scendono rapidamente, dato che gli SSD non hanno più blocchi liberi in cui scrivere. Invece devono essere cancellati prima di scritture sequenziali. Gli 840 EVO sono interessanti quanto le prestazioni crollano presto, ben prima che uno di loro sia colmo. In questo caso, i primi picchi sono il risultato dell'incredibile potenziale di Turbo Write. Quei numeri però durano fino a quando c'è spazio nella cache. Non appena la capienza della cache è superata, il throughput scende al secondo livello. Poi, quando l'SSD è pieno, entra in stato di equilibro.

L'SSD, quando si riempie, probabilmente prova a far passare il dato nello spazio non emulato. Le cose però avvengono rapidamente quando le prestazioni sono così elevate. Basta guardare alla traccia del modello da 120 GB, che raggiunge di media 33.500 IOPS durante i primi 17 minuti di test. Il primo minuto è molto più alto rispetto alle letture successive perché, 33.500 IOPS (130 MB/s), richiedono solo 23 secondi per riempire 3 GB di cache. Il rendimento è mediato su quel minuto, e come risultato, quel primo minuto sembra molto più veloce.

Qui vedete un focus sulle prestazioni in lettura e scrittura sequenziali 4 KB massime osservate con Iometer. L'ordine in cui gli SSD appaiono nella nostra classifica è determinato dalle prestazioni in lettura e scrittura massime combinate.

L'840 EVO da 500 GB finisce in terza posizione se osserviamo le prestazioni in lettura e scrittura 4 KB massime - attribuibili all'effetto del Turbo Write sulle prestazioni in scrittura, senza dubbio. C'è molta variabilità quando si tratta di misurare l'impatto, quindi basta immaginare i tre SSD 840 EVO più capienti vicini tra loro. Sono più simili di quanto suggerisca questa classifica.

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