In base a quanto noto sinora, le APU Renoir sono basate sull'architettura Zen 2 e sul processo produttivo a 7 nanometri di TSMC; andranno a sostituire le attuali APU Picasso basate sull'architettura Zen+ a 12 nanometri. Le nuove APU dovrebbero nuovamente integrare una GPU basata su architettura Vega.
A destare interesse è la parte dei core x86: si parla di una soluzione con 8 core, apparentemente senza SMT (quindi 8 thread), con una frequenza di base di 2 GHz ma capace di accelerare fino a 4,2 GHz. Il TDP dovrebbe essere pari a 15 watt. Dato che non si tratta di un processore annunciato, al momento è impossibile dire se si tratti delle frequenze definitive.
L'attuale Ryzen 7 3700U, dotato di quattro core con SMT, funziona a 2,3 / 4 GHz, quindi la frequenza di picco salirebbe di 200 MHz. La nuova APU ha totalizzato 4893 punti in PCMark 10, un punteggio superiore del 18% rispetto al 3700U e del 28% rispetto al 3500U.
La nuova APU di AMD si difende bene se confrontata con gli attuali chip mobile di Intel: il Core i7-1065G7 (Ice Lake a 10 nanometri) è il 2% più lento (4 core / 8 thread), mentre la CPU Comet Lake a 14 nm Core i7-10710U (6 core / 12 thread) è l'11% più veloce nello stesso test grazie alla frequenza operativa superiore.
Non è da escludere che AMD presenti anche un modello più potente, introducendo anche in ambito mobile la famiglia Ryzen 9. AMD potrebbe abilitare l'SMT, creando così un 8 core / 16 thread oppure mantenere 8 core / 8 thread alzando però le frequenze. Probabilmente ne sapremo di più al CES 2020 che si terrà nelle prima metà di gennaio. Restate sintonizzati!